Oristano. La commissione Sanità chiama all’unità i sindaci dell’oristanese.

“Il Comune di Oristano, città capoluogo, rivendica un ruolo guida nel nella tutela del diritto alla salute e chiama a raccolta i Sindaci di tutti gli altri Comuni della provincia per una battaglia di civiltà senza colori o bandierine politiche”.

Lo dicono il Presidente della Commissione speciale Sanità Efisio Sanna e il suo vice Giuseppe Puddu che a due mesi dall’insediamento dell’organismo consiliare tracciano un bilancio del lavoro svolto finora.

“La situazione della sanità in provincia di Oristano desta fortissima preoccupazione – osservano il Presidente Sanna e il Vicepresidente Puddu -. Il Consiglio comunale, mettendo da parte le appartenenze politiche, più volte ha affrontato i temi legati alla sanità e nel mese di luglio ha istituito la Commissione Speciale per la salvaguardia e la tutela della sanità Oristanese, quale strumento di supporto al Sindaco e dargli più forza nel suo difficile compito a difesa del territorio. È stato un fatto eccezionale e storico per la città di Oristano. Tanto eccezionale quanto eccezionale e preoccupante è il livello di indebolimento della offerta sanitaria in provincia, a partire dal sostanziale depotenziamento dell’Ospedale San Martino di Oristano”.

“La situazione si è fatta insostenibile e la misura è colma – prosegue Efisio Sanna -. Le carenze del personale medico, infermieristico e sanitario in generale, sono evidenti ed incomprensibili e per certi versi non hanno giustificazione alcuna soprattutto quando queste stesse carenze contribuiscono alla cessazione di importanti servizi, alla consistente riduzione delle prestazioni e alla decrescita di interi reparti”.

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La Commissione speciale Sanità in due mesi , fanno sapere dal Comune, ha svolto un incessante lavoro di conoscenza e approfondimento, chiamando in audizione numerosi soggetti che a diverso titolo e con diversi ruoli hanno a che fare con la sanità, tra i quali associazioni di pazienti, associazione di difesa dei diritti dei malati, ordini professionali, sindacati confederali, rappresentanti sindacali delle varie figure sanitarie, rappresentanti dei medici di base.

Dai lavori dell’organismo consiliare è emersa la necessità di rimettere in piedi una organizzazione sanitaria, strutturata, capillare e adeguatamente supportata da investimenti: per raggiungere questo obiettivo diventa più che mai indispensabile riempire di concretezza e utili azioni il riconoscimento dell’ospedale San Martino quale Dea di primo livello intorno al quale costruire nel territorio della provincia una rete di assistenza e cure che intervenga in diversi ambiti, che valorizzi la medicina territoriale e che combini in maniera sinergica i presidi ospedalieri di Bosa e Ghilarza.

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“Le prestazioni sanitarie e cure, devono essere garantite in tempi certi ed accettabili – sottolinea il Presidente Sanna -. Il diritto alla salute e il diritto ad essere adeguatamente assistititi e curata dal sistema sanitario pubblico sono garantiti dalla Costituzione. Il collasso della sanità Oristanese è un tema sul quale la politica, il mondo associazionistico, le forze sociali ed economiche, il sistema degli enti locali devono spendersi generosamente e con idee chiare, ovviamente per ciò a che a ciascuno compete e per le responsabilità dirette che ciascuno detiene”.

Sanna e Puddu ricordano alcuni dei temi trattati e le priorità stabilite dalla Commissione: assoluta e urgente necessità di ripristinare gli organici, disponendo immediatamente le assunzioni del personale sanitario, valorizzando le professionalità presenti e di tutte le criticità ora presenti in diversi settori e in diversi reparti; creazione nell’Ospedale San Martino del Dea di primo livello; definizione e rafforzamento del ruolo degli altri presidi ospedaliere che devono essere impiegati in maniera sinergica, con l’incremento e l’implementazione dell’offerta sanitaria specialistica ambulatoriale e territoriale, con la riaffermazione della assistenza domiciliare e il potenziamento degli organici dei medici di famiglia.

“La sanità non deve essere trattata solo dal punto di vista economico – prosegue il Presidente della Commissione Sanità -. La sanità non può essere ridotta a equilibri di bilancio, né può essere solamente un tema sul quale consumare il contenimento della spesa o quadrare i conti. Sulla salute non c’è risparmio che tenga”.

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“La Commissione Speciale Sanità di Oristano, quale rappresentanza del Consiglio Comunale e del Sindaco della città, siamo dell’avviso che sul tema della sanità e del diritto alla salute vada intrapresa al più presto una strada unitaria – concludono Efisio Sanna e Giuseppe Puddu -. Siamo dell’avviso che le posizioni dei decisori politici debbano essere obbligatoriamente bilanciate dalle esigenze e dai bisogni che provengono dai territori. Come sempre l’unità delle forze potrà essere determinante. La commissione quindi, suggerisce e percorrerà una strada unitaria e condivisa che veda insieme e in un unico disegno sinergico tutte le forze sociali, politiche, l’associazionismo e il mondo economico della nostra provincia. Riteniamo che i tempi siano maturi per una grande e generale mobilitazione perchè la sanità di tutta la provincia, a partire dal presidio ospedaliero del San Martino, sia oggetto di attenzione, rilancio, valorizzazione e destinataria prioritaria di investimenti in termini di risorse umane, strutturali e strumentali”.