Officina 25, Governo: “Giovani chiave di innovazione nella PA”.
I giovani sono il futuro. Anche della Pubblica Amministrazione secondo il ministro Paolo Zangrillo, oggi intervenuto alla seconda edizione di Officina 2025 per riproporre il solito vetusto refrain circa l’importanza dei giovani per il rinnovamento delle istituzioni pubbliche italiane. Nel frattempo, però, tolta l’introduzione della riserva del 15% per i concorsi pubblici (ma solo per i volontari del Servizio Civile Universale), per i giovani si continua a fare ben poco, come ci ricordano gli spazi decidati in finanziaria per i giovani e la stessa l’autoreferenzialità delle politiche delle istituzioni centrali e periferiche del Paese (vedi la gestione del Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili).
Ma di tokenismo e autocelebrazione bisogna pur vivere e quindi spazio all’ennesimo intervento di un esponente del Governo nazionale sulla materia: “Voi giovani siete portatori di idee innovative, di energia inesauribile e di un modo di vedere il mondo con occhi nuovi. È per questo che abbiamo bisogno delle vostre energie e delle vostre aspettative per guardare al futuro con speranza”. Applausi. Risultati, però, zero.
Inaccettabile, poi, prendere per buona pratica il lancio dell’ennesima iniziativa sperimentale (e forse di scarso impatto) introdotte per la prima volta nel settore pubblico dal Dipartimento della funzione pubblica, come iil contratto di apprendistato e di formazione e lavoro ai quali possono fare ricorso le amministrazioni centrali e territoriali. Stesso discorso per la validità dei programmi “Tirocini InPA” e “Dottorati InPA” che, attraverso l’attivazione di 300 tirocini curriculari e 20 contratti per i dottorati di ricerca presso 10 amministrazioni pilota, rappresentano meno di una goccia nel mare riflettendo sul degrado dilagante offerto quotidianamente ai cittadini/e negli innumerevoli uffici pubblici in Italia.
Ma, per l’esponente del Governo Meloni, per rendere sempre più attrattiva la pubblica amministrazione, nei confronti dei giovani sono state adottate iniziative volte a rendere più semplici e digitali le procedure concorsuali passate da una media di 780 giorni, prima della pandemia, a 180 giorni. Ora, grazie al portale inPA, disponibile anche attraverso applicativo mobile, è possibile iscriversi ai concorsi con pochi click. Che bellezza Italia!