Occupazione all’Euclide. Spazi di partecipazione? No, solo schiamazzi!

Una notte in bianco. Questa è stata per i residenti di Su Planu la sintesi della cosiddetta occupazione studentesca del liceo Euclide di via Ligas, iniziata ieri e annunciata dai giovani promotori con l’obiettivo di “riprendere spazi di partecipazione e decisionalità”.

Insomma, cretinate edulcorate da civismo – come spesso capita in ambito studentesco – col solo scopo di riproporre l’ennesima riunione in notturna nei locali scolastici, cantare a squarciagola canzoni in auge 40 anni fa (nonché alcune deprimenti hit del momento) e, soprattutto, arrecare danno alla quiete pubblica, compreso quel segmento popolare – giusto per rimanere sul tema tanto caro ai promotori – formato dai “poveri sfigati” della cosiddetta working class.

In altre parole la conferma che il cammino per affrontare seriamente diritti e tematiche quali la partecipazione attiva per certi “giovani di provincia” è ancora fuori dalla propria portata.

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Schiamazzi, inoltre, andati avanti fino alle 3 del mattino e interrotti solo per 10 minuti con l’arrivo dei Carabinieri, richiamati in via Araolla, presumibilmente, dai residenti esasperati dal rumore e, forse, anche dalla pessima scaletta propinata dal dj, al quale consigliamo sentitamente un corso per imparare a mixare…

Dopo aver assistito a così tanto pessimo gusto – a dire il vero non nutrivamo dubbi in tal senso -, merita di essere condiviso il comunicato del rappresentante di istituto: “Il tema della rappresentanza e partecipazione – afferma Michele Pintus – è fondamentale e dall’entrata in carica del nuovo governo e del nuovo ministro ci sentiamo sempre più oppressi. Noi vogliamo tornare a farci sentire per riprenderci i nostri spazi di discussione. La politica continua ad imporci un modello di scuola che non ci rappresenta, basato sul merito e sulla competitività. Siamo stanchi, tutto questo è inaccettabile!”.

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Figuratevi cosa potrebbero dire domani mattina le tante persone che non hanno potuto riposare grazie alla vostra maleducazione e assenza del più minimo senso civico…

“Ci siamo riuniti – continua il comunicato – in un sit-in davanti alla sede centrale della scuola per esporre il nostro documento in cui dichiariamo le intenzioni e motivazioni dell’occupazione. Al centro ci sono le tematiche della rappresentanza studentesca e degli spazi di partecipazione. La nostra intenzione è quella di rendere partecipi ogni persona che abiti la scuola in quanto subiamo tutti lo stesso sistema di oppressione e invisibilizzazione. Il nostro obiettivo è quello di costruire dei tavoli di lavoro e di discussione per andare a formare un documento che andremo a discutere in Consiglio d’Istituto e che rappresenterà una rinascita culturale partecipativa e rappresentativa per l’Euclide. Che l’Euclide sia d’esempio nel far vedere che la lotta e mobilitazione studentesca non è morta e non morirà mai. Vogliamo che le nostre analisi e proposte sulla scuola vengano inserite nel dibattito politico-pubblico, e finché non accadrà noi continueremo a scendere in piazza e occupare le nostre scuole, continueremo a farci sentire”.

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Stanotte i residenti di Su Planu vi hanno sentito…incivili!

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