Occupazione in Italia: le ultime rilevazioni dell’ISTAT.

L’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), ha pubblicato gli ultimi dati sull’occupazione nel nostro Paese. Secondo l’ultima rilevazione dell’ente pubblico di ricerca italiano, la crescita dell’occupazione osservata tra luglio e settembre è ripresa a novembre, dopo la battuta d’arresto di ottobre, per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti e degli indipendenti. Diminuzione del numero dei disoccupati che porta il tasso sotto il 9%.

I livelli di occupazione e disoccupazione, come rilevato dall’istituto, sono inferiori a quelli di febbraio 2020, rispettivamente di 300 mila e di oltre 170 mila unità, mentre l’inattività è superiore di quasi 340 mila unità.

Rispetto a febbraio, ancora, il tasso di occupazione è più basso di 0,6 punti percentuali e quello di disoccupazione torna invece a essere inferiore di 0,5 punti. La crescita dell’occupazione (+0,3%, pari a +63mila unità) riguarda entrambe le componenti di genere, i dipendenti a tempo indeterminato, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 25-34enni che, insieme ai dipendenti a termine, segnano una riduzione. Nel complesso il tasso di occupazione sale al 58,3% (+0,2 punti).

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Il forte calo del numero di persone in cerca di lavoro (-7,0%, pari a -168mila unità) è generalizzato sia per sesso sia per età, mentre il tasso di disoccupazione cala all’8,9% (-0,6 punti) e tra i giovani al 29,5% (-0,4 punti).

Sul fronte degli inattivi, a novembre si è registrato un aumento della categoria (+0,5%, pari a +73mila unità) tra le donne, gli uomini, i 25-49enni e gli ultra 65enni, mentre diminuisce tra 15-24enni e 50-64enni. Il tasso di inattività sale al 35,8% (+0,2 punti). Nell’arco dei dodici mesi, diminuiscono complessivamente le persone in cerca di lavoro (-10,3%, pari a -256mila unità), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+3,6%, pari a +479mila).

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Per quanti attiene, invece, all’ultimo trimestre, prosegue la rilevazione, calano sia le persone in cerca di occupazione (-2,8%, pari a -67mila) sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -117mila unità).

Le ripetute flessioni congiunturali registrate tra marzo e giugno 2020 hanno fatto sì che, anche nel mese di novembre 2020, l’occupazione continui a essere più bassa di quella registrata nello stesso mese del 2019 (-1,7%, pari a -390mila unità). La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (287mila) e autonomi (-103mila) e tutte le classi d’età, fatta eccezione per gli over50, che crescono di 130mila unità per effetto della componente demografica. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 0,8 punti percentuali.

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