Politica

Occupazione: il governo esulta, ma i giovani scappano all’estero.

Mentre il governo Meloni si autocelebra per i dati sull’occupazione, la realtà raccontata dall’Istat è ben diversa e impietosa: tra il 2013 e il 2022, oltre un milione di italiani ha lasciato il Paese, e di questi ben 352.000 erano giovani tra i 25 e i 34 anni.

A riferirlo è stato il presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, in un’audizione parlamentare sulla transizione demografica. Dati alla mano, emerge che 132.000 di questi giovani emigrati – pari al 37,7% – erano laureati. Un esodo di cervelli che non trova bilanciamento nei rientri: nello stesso periodo sono tornati in Italia solo 104.000 giovani, di cui poco più di 45.000 laureati. Il saldo netto? Una perdita secca di 87.000 giovani laureati. Solo nel 2022, il saldo negativo è stato di 12.000 unità.

Le destinazioni più gettonate per chi ha deciso di abbandonare l’Italia? Germania e Regno Unito, rispettivamente con 3.000 e 2.600 giovani laureati emigrati solo nell’ultimo anno considerato.

E mentre il governo sbandiera presunti successi sul fronte occupazionale, questi numeri raccontano una storia ben diversa: quella di un Paese che continua a perdere il suo capitale umano più prezioso, incapace di offrire ai giovani opportunità all’altezza delle loro competenze.

foto governo.it