Obiettivi Agenda 2030: 32,8% dei target in peggioramento in Italia.

Gli andamenti relativi all’ultimo anno elaborati dall’Istat, mostrano un quadro variegato in Italia nell’ambito dei progressi per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Il 42,6% delle misure, infatti, risulta essere in miglioramento rispetto al target definito dall’Agenda 2030, il 24,6% stazionario mentre il 32,8% segnala un peggioramento.

La percentuale di misure con variazione positiva è significativamente elevata per il Goal 17 (Partnership per gli obiettivi), in cui migliorano tutte le misure che riguardano l’uso dell’ICT, eccetto la percentuale di persone che usano il web per acquistare beni o servizi, che arretra dopo i massimi raggiunti nel 2021, in concomitanza con il lockdown. Anche il Goal 5 (Parità di genere) registra un’elevata quota di misure in miglioramento, legate in particolare all’aumentata presenza delle donne nelle posizioni direttive. Nel Goal 7 (Energia pulita) si registrano i livelli più elevati di indicatori in peggioramento, a causa della forte ripresa dei consumi energetici post-pandemica e, al contempo, di una non altrettanto intensa crescita dei consumi da fonti rinnovabili. Anche per il Goal 16 (Pace, giustizia e istituzioni) la percentuale di misure in peggioramento è consistente, a causa dell’aggravarsi delle condizioni di affollamento delle carceri e della soddisfazione verso i servizi pubblici.

Rispetto ai 10 anni precedenti, i segnali positivi sono più numerosi: il 58,6% delle misure infatti risulta in miglioramento, mentre il 21,3% resta stazionario e il 20,1% segnala un peggioramento. Nei Goal 5 (Parità di enere), 7 (Energia pulita), 8 (Lavoro e crescita economica), 12 (Consumo e produzione responsabile), 16 (Pace, giustizia e istituzioni) e 17 (Partnership per gli obiettivi), tre quarti o più delle misure presentano una variazione positiva, mentre nei Goal 2 (Fame zero), 4 (Istruzione), 11 (Città sostenibili) e 13 (Cambiamento climatico) oltre un terzo degli indicatori peggiora.

Nel complesso negli ultimi 10 anni, quasi la metà (47,8%) delle 159 misure statistiche analizzate indica una convergenza tra le regioni, il 17,6% è stabile e il 34,6% mostra una divergenza regionale. I Goal 9 (Infrastrutture) e 17 (Partnership per gli obiettivi) sono gli unici in cui tutte le misure statistiche mostrano una riduzione dei divari territoriali, grazie alla convergenza territoriale nell’ambito della digitalizzazione, ricerca e sviluppo. I Goal 4, 10 e 13 si caratterizzano per una prevalenza di misure convergenti: il Goal 4 (Istruzione) per effetto di una minore disparità territoriale nelle competenze degli studenti, il Goal 10 (Ridurre le diseguaglianze) per effetto di una distribuzione più equa del reddito) e il Goal 13 per effetto di un avvicinamento dei valori regionali del numero di persone esposte al rischio di disastri naturali. All’opposto, nei Goal 7 e 11, più della metà delle misure considerate è caratterizzato da divergenza. Questo avviene, per il Goal 7, a causa dell’aumento delle distanze fra regioni per la quota di consumi energetici da fonti rinnovabili e per l’intensità energetica dell’industria; per il Goal 11, per i divari dell’accesso al trasporto pubblico.

Obiettivo Povertà zero. Nel 2022, un quinto della popolazione italiana è a rischio di povertà. Il dato è superiore alla media europea, ed è rimasto pressoché stabile nell’ultimo quinquennio. Tra il 2021 e il 2022 è diminuita la percentuale di persone in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale (-1,4 punti percentuali) e di persone che vivono in famiglie a bassa intensità di lavoro (-1,0 p.p.).

Quasi un quarto della popolazione italiana, nel 2022, ancora, è a rischio di povertà o di esclusione sociale. Le notevoli differenze territoriali restano invariate: nel Nord è a rischio meno del 15% della popolazione, nel Mezzogiorno oltre il 40%. Nel 2022, circa 2,7 milioni di persone (11,5%), malgrado lavorino, sono a rischio di povertà. La situazione è più grave per i lavoratori stranieri: è a rischio di povertà quasi un quarto di loro.

Obiettivo Fame zero. Le famiglie con segnali di insicurezza alimentare sono in lieve calo (da 1,7% nel 2021 a 1,3% nel 2022), ma si allarga la forbice fra il Mezzogiorno e il resto del Paese. Sono sempre di più i bambini e gli adolescenti sovrappeso: nel 2021 sono il 33,3% nella classe 3-5 anni (+2,5 p.p. dal 2017) e il 27% nella classe 3-17 anni. Migliorano nel 2021 gli indicatori economici delle piccole aziende agricole. Nel 2021, non si registrano progressi significativi nella riduzione di fertilizzanti e pesticidi. Le quantità distribuite per ettaro sono molto maggiori nel Nord. Raggiunto, inoltre, l’obiettivo per il 2020 sulla riduzione delle emissioni di ammoniaca, l’Italia è in buona posizione anche rispetto all’obiettivo per il 2030. Continua a crescere l’impiego di lavoro irregolare in agricoltura (24,4% nel 2020, +3,7 p.p. dal 2010). L’irregolarità è più diffusa nel Mezzogiorno, ma è presente in misura rilevante in tutto il Paese.

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Obiettivo Salute e benessere. Nel 2022, i decessi in Italia sono stati 713.499, circa 12 mila in più del 2021, e più elevati anche della media pre-pandemia. Nei primi sei mesi del 2022 si assiste ad una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, dell’incidentalità stradale, che comunque resta su livelli inferiori rispetto a prima della pandemia. Dal 2010 al 2020, lenta ma costante diminuzione della mortalità per le cause di morte più diffuse (tumori maligni, diabete mellito, malattie cardiovascolari e malattie respiratorie croniche): dal 10,2% all’8,6%, per le persone di 30-69 anni.

Nel 2022 stabile la quota di persone in eccesso di peso; tra i maschi aumenta l’abuso di alcol e l’abitudine al fumo. La copertura vaccinale antinfluenzale diminuisce nella stagione invernale 2021/2022: 58,1% di anziani vaccinati, una percentuale ancora distante dal valore soglia raccomandato dall’OMS (75%).

Obiettivo Istruzione di qualità. Nel 2020/2021, Italia ancora lontana dai target europei per i servizi per la prima infanzia: 27,2% i posti disponibili rispetto ai bambini di 0-2 anni di età. Cala la quota di bambini di 5 anni iscritti alle scuole dell’infanzia o al primo anno della scuola primaria. Nel 2022, l’11,5% dei ragazzi tra 18 e 24 anni sono usciti – senza diploma – dal sistema di istruzione e formazione. Nel 2022, l’Italia è lontana dall’Europa anche per il numero di giovani con un titolo di studio terziario (29,2% tra i 25-34enni). Nel 2022, stabile la partecipazione alla formazione continua (9,6%), ma su livelli più elevati del periodo pre-pandemico. Poco meno della metà delle persone di 16-74 ha competenze digitali almeno di base nel 2021.

Obiettivo Uguaglianza di genere. Dopo il picco della fase pandemica, nel 2022 si riduce il numero di chiamate al numero di pubblica utilità 1522 contro la violenza e lo stalking. In aumento nel 2021 i centri antiviolenza e le case rifugio, con un tasso di 2,39 servizi in totale ogni 100.000 donne di 14 anni e più. Nel 2022, le donne uccise sono state 119 (3 in più rispetto al 2021). L’84% degli omicidi avviene tra le mura domestiche. La rappresentanza femminile si riduce nel Parlamento nazionale scendendo al 33,7% nel 2022 (-1,7 punti percentuali), ma cresce nelle amministrazioni regionali (+1,2 punti percentuali nei Consigli regionali rinnovati nel 2023). In crescita anche la quota di donne nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa (42,9%; +1,7 punti percentuali) e negli organi decisionali (21%; +1,9 punti percentuali).

Obiettivo Acqua pulita e igiene. Nel 2015-2019, lo stress idrico più alto è nel distretto idrografico del Fiume Po, condizionato dal maggior prelievo per l’agricoltura rispetto agli altri distretti idrografici. Nel 2020, l’Italia si colloca al secondo posto tra i Paesi dell’Ue per il prelievo pro capite di acqua potabile (155 metri cubi annui). Nel 2020, si confermano condizioni di criticità nelle reti di distribuzione dell’acqua potabile: l’efficienza, stabile rispetto al 2018, si attesta al 57,8%. Nel 2021, il numero di comuni capoluogo di provincia e città metropolitana sottoposti a misure di razionamento dell’acqua cresce da 11 del 2020 a 15 (2 dei quali nel Centro-Nord). Nel 2020, circa 7 milioni di abitanti sono privi di servizio pubblico di fognatura comunale. Nel 2022, circa una famiglia su tre non si fida di bere l’acqua del rubinetto e quasi una su dieci lamenta irregolarità nel servizio di distribuzione dell’acqua nell‘abitazione.

Obiettivo Energia pulita accessibile. Dopo il crollo registrato nel 2020, consumi energetici in netto aumento nel 2021; l’Italia (+9,8%) cresce più della media Ue27 e delle principali economie europee. Intensità energetica in crescita, nel 2021, per il secondo anno consecutivo (+1,4%). Malgrado l’andamento negativo dell’ultimo anno, l’Italia si conferma al quinto posto della graduatoria europea. Nel 2021, il settore residenziale registra un rilevante incremento dei consumi finali pro capite (+5,0%), riportandosi sugli standard di dieci anni fa. Nel 2021, l’apporto complessivo da fonti rinnovabili al consumo finale lordo di energia (19,0%) è in flessione rispetto al 2020. Nel 2022 in lieve aumento, per la prima volta dal 2012, la percentuale di popolazione che incontra difficoltà a riscaldare adeguatamente l’abitazione (8,8%).

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Obiettivo Lavoro dignitoso e crescita economica. Nel 2022 rallenta la ripresa dell’attività economica: le variazioni annue del Pil in volume (+3,7%), pro capite (+4,0%) e per occupato (+1,9%) sono inferiori a quelle del 2021. Il 2022 segna un’importante ripresa del mercato del lavoro italiano. Il tasso di occupazione dei 20-64enni (64,8%) sale, recuperando pienamente i livelli pre-pandemici, ma il divario con l’Europa rimane molto alto. Il tasso di disoccupazione diminuisce di 1,4 punti percentuali, con progressi superiori per i giovani. Rimangono ampi i differenziali territoriali, di genere e generazionali. Dopo l’intenso sviluppo registrato nella fase emergenziale, i lavoratori da casa scendono al 12,2%; quasi un terzo dei laureati svolge attività da remoto. Nel 2020, lieve riduzione dell’occupazione irregolare, ma oltre la metà del personale domestico e un lavoratore agricolo su quattro sono ancora occupati in maniera non regolare. Nel 2021, stabile il tasso di infortuni e inabilità permanenti sul lavoro (10,2 per 10.000 occupati).

Obiettivo Industria e innovazione. Nel 2021, il trasporto aereo e il trasporto ferroviario passeggeri hanno registrato aumenti del 52,4% e del 26,1% rispetto al 2020. Nel 2021, l’intensità di emissioni di CO2 sul valore aggiunto, che nel 2020 era 154,1 tonnellate per milione di euro, si è attestata a 157,9 tonnellate per milione di euro. Nel 2020, l’intensità di ricercatori per 10 mila abitanti registra per la prima volta una lieve battuta d’arresto, e scende a 26,3, rispetto al valore di 26,9 del 2019. Nel 2022, la percentuale di occupati in posizioni specializzate in ICT è cresciuta di 0,2 punti percentuali rispetto al 2021, raggiungendo il 3,9% degli occupati. Tra il 2021 e il 2022, la quota di lavoratori della conoscenza è scesa, dal 18,2%, al 17,8%. La percentuale di famiglie che risiedono in una zona servita da una connessione di nuova generazione ad altissima capacità è passata dal 23,9% nel 2018 al 53,7% nel 2022.

Obiettivo Ridurre le diseguaglianze. Nel 2022 aumenta il reddito disponibile delle famiglie (+6,5% rispetto al 2021), ma si riduce il potere d’acquisto (-1,2%), a causa dell’incremento dei prezzi al consumo (+8,1%). Lieve miglioramento delle disuguaglianze nella distribuzione dei redditi: tra il 2020 e il 2021 il reddito familiare pro capite del 40% più povero della popolazione aumenta maggiormente (+5,7%) rispetto a quello del totale della popolazione (+3,6%). Nel 2021, nel Mezzogiorno diminuisce la diseguaglianza del reddito, mentre rimane essenzialmente stabile al Nord e al Centro. A fine dicembre 2022 sono oltre 145mila gli ucraini accolti in Italia con un permesso di soggiorno di protezione temporanea.

Obiettivo Città e comunità sostenibili. Nel 2022, diminuisce la quota di popolazione che lamenta problemi strutturali o di umidità dell’abitazione (16,6%), avvicinandosi al livello pre-pandemico (14%). Cresce la quota di studenti che nel 2022 utilizzano abitualmente i mezzi pubblici (25,1%), dopo la forte riduzione del biennio 2020-2021. Aumenta nel 2021, dopo il crollo del 2020 (-18,7% rispetto al 2019), l’offerta di trasporto pubblico locale, che raggiunge i 4.740 posti-km. La produzione di rifiuti urbani nel 2021 cresce nell’83,5% dei comuni capoluogo; il 51,6% di questi recuperano o superano il livello del 2019. Nel 2021 continua a ridursi l’inquinamento da PM2,5, ma resta su livelli in gran parte sopra i riferimenti indicati dall’OMS per ridurre i danni alla salute.

Obiettivo Consumo e produzione responsabili. Nel 2021, il consumo di materia torna a crescere sia rispetto alla popolazione sia rispetto al Pil. Ciò nonostante, l’Italia si conferma al terzo posto nella graduatoria europea. Nel 2021, l’aumento della produzione pro capite dei rifiuti urbani
(+14 kg) riporta l’Italia alla situazione pre-pandemica. Nell’ultimo anno, rallentano gli avanzamenti nei processi di gestione dei rifiuti e riconversione in nuove risorse. L’Italia mantiene comunque una posizione virtuosa in ambito europeo, beneficiando del vantaggio guadagnato nell’ultimo decennio. Nel 2021, la percentuale di riciclaggio dei rifiuti urbani (48,1%) diminuisce di 0,3 punti percentuali e la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani (64,0%) aumenta solo marginalmente (+1,0 punti percentuali). Nel 2021, il tasso di utilizzo circolare dei materiali subisce una contrazione di 2,2 punti percentuali. L’Italia tuttavia si colloca al quarto posto della graduatoria europea.

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Obiettivo Agire per il clima. Emissioni di gas serra – in forte calo, nel 2020, in Italia (-10,6%) e in Europa (-10,2%) – nel 2021 tornano a salire (+6,2%), per effetto della ripresa delle attività di produzione e della mobilità. Nel 2021, le emissioni delle attività produttive aumentano più intensamente di quelle delle famiglie (+6,4 contro +5,7%). Sempre più frequenti gli incendi forestali: tra il 2020 e il 2021, il numero degli incendi è aumentato del 23,1% e la superficie boschiva coinvolta è più che raddoppiata. Nel 2022 il 71,0% delle persone di 14 anni e più colloca la preoccupazione per cambiamenti climatici ed effetto serra tra le prime cinque preoccupazioni ambientali.

Obiettivo La vita sott’acqua. In diminuzione nel 2021 i rifiuti marini spiaggiati, pari a 273 ogni 100 metri di spiaggia, ma ancora lontani da quanto richiesto dalle raccomandazioni della Commissione Europea (20 rifiuti/100 m). Nel 2022, protetto dalla Rete Natura 2000 il 13,4% dell’area marina. Nel 2022, il 10,6% delle aree marine sono tutelate, in linea con il target SDGs 14.5 e con gli obiettivi della conservazione della biodiversità (Aichi Target on Biodiversity). Nel 2020, al limite della sostenibilità gli stock ittici (80,4%). Al tempo stesso, il pesce sbarcato soffre una consistente riduzione di attività: catture e ricavi diminuiscono di oltre il 25%. Nel 2021, l’88,1% delle acque di balneazione è di qualità eccellente e il 97,4% rispetta gli standard minimi, previsti dalla Direttiva Ue sulla Balneazione.

Obiettivo La vita sulla terra. Nel 2022, le aree protette coprono il 21,7% del territorio nazionale e includono solo in parte (in media, per il 75,9%) le 172 Aree chiave per la biodiversità. In calo la copertura vegetale delle aree montane (-0,3 p.p. fra 2012 e 2021, pari a circa 4.600 ettari l’anno). Le perdite si concentrano nelle Isole e nel Nord-ovest, soprattutto nella fascia sotto i 1.000 m s.l.m., più interessata dal consumo di suolo. Nel 2021, le superfici forestali certificate aumentano dello 0,8% (+18,8% dal 2011). Nonostante ciò, l’Italia resta tra i Paesi Ue dove la certificazione di sostenibilità è meno diffusa in rapporto all’estensione delle aree forestali. La diffusione delle specie alloctone – una delle principali minacce per la biodiversità – mostra per la prima volta segnali di rallentamento: nel decennio 2012-2021 sono state individuate in media 11,5 nuove specie per anno, contro le 12,4 del decennio precedente.

Obiettivo Pace, Giustizia e Istituzioni forti. Nel 2021 in Italia sono stati commessi 304 omicidi volontari, in marginale aumento rispetto al 2020, ma non rispetto al 2019. Nel 2022, aumenta lievemente l’affollamento nelle carceri italiane, raggiungendo i 110 detenuti per 100 posti disponibili. Nel 2022 diminuiscono i detenuti in attesa di primo giudizio: dal 15,8% al 15,1% del totale della popolazione carceraria. Nel 2022, come già nell’anno precedente, la durata dei procedimenti civili dei tribunali ordinari aumenta di 7 giorni. Nel 2022, la fiducia nelle Forze dell’ordine e Vigili del fuoco diminuisce lievemente registrando un punteggio di 7,4, su 10. Stabile – ma bassa (4,8 su 10) – la fiducia nel sistema giudiziario.

Obiettivo Partnership per gli obiettivi. Nel 2022, l’Italia è il terzo Paese dell’Unione Europea per entrate fiscali rispetto al Pil (oltre 2 punti percentuali sopra la media). Il rapporto tra le entrate fiscali delle Amministrazioni Pubbliche e il Pil rimane stabile, rispetto al 2021, al 43,5%. L’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (in percentuale del reddito nazionale lordo) in Italia è cresciuto nel 2021, sia complessivamente (+0,7 p.p.), sia come quota destinata ai Paesi meno sviluppati (+0,2 p.p.). Nel 2022, le rimesse verso l’estero superano per la prima volta gli 8 miliardi di euro, con un incremento del 6,1% rispetto al 2021.

Sempre più italiani utilizzano Internet (nel 2022 sono stati il 77,5%, mentre nel 2021 erano il 74,9%). Restano tuttavia ampi i divari territoriali, di genere e, soprattutto, tra livelli di istruzione. Nel 2022, infine, il commercio elettronico è in calo: hanno acquistato beni o servizi su Internet 37 persone su 100 (40 nel 2021), ma l’E-banking si diffonde rapidamente (quasi la metà degli utenti di Internet effettua operazioni bancarie on line).