Notte di Capodanno, Truzzu: “Perfetta la macchina organizzativa”. Esercenti: “Cuore della città in preda al degrado”.
A fronte della narrazione di taluni amministratori locali, secondo la quale la macchina organizzativa della gestione dei festeggiamenti della notte di Capodanno è stata “perfetta” e, ancora, sono state rafforzate le misure per la sicurezza urbana, la realtà andata in scena nel centro storico di Cagliari, da piazza San Giacomo e fino ad arrivare alla fine del Corso Vittorio Emanuele (dove addirittura si è registrata una maxi rissa di fronte alla caserma dei Carabinieri), ha confermato, incontrovertibilmente, l’assenza di sicurezza e controllo dell’ordine pubblico nel cuore della città di Cagliari.
Tra schiamazzi, aggressioni e atti vandalici, il presidio del centro storico della città, infatti, si è rivelato deludente nel corso della notte di Capodanno. Eppure, anche in questa occasione, non sono mancate le uscite stampa a prova di “analfabetismo funzionale” dei rappresentati delle istituzioni locali. “Questo straordinario concerto – il commento del sindaco Paolo Truzzu in occasione del concerto di Marco Mengoni alla Fiera – ha posto la nostra città al centro dell’attenzione nazionale e ha creato un significativo indotto economico grazie ai numerosi turisti e a tutti i sardi che sono venuti a trovarci”.
Una notte di Capodanno, ancora, che “ha incantato i nostri cuori con la magia della musica, ma ha anche fatto vibrare l’economia locale”, per l’assessora alla Cultura Maria Dolores Picciau.
Non è dato sapere, però, sulla base di quali dati i due esponenti della Giunta cittadina siano potuti arrivare a trarre tali conclusioni ma, ciò che è certo, è che l’unica cosa capace di vibrare nel centro storico di Cagliari la notte di Capodanno è stata, tra le tante, la serranda dell’edicola danneggiata dai giovani vandali in piazza Yenne. Salotto cittadino dove gli stessi esercenti pubblici, giusto per rimanere sui dati, hanno lamentato numerosi atti vandalici, mancanza di sicurezza e un fatturato che ha registrato un corposo -30% rispetto allo scorso anno.
Insomma, numeri ben lontani da quel “significativo indotto economico” paventato dal primo cittadino di Cagliari. A suggerirlo la stessa nota odierna dei 15 esercenti di piazza Yenne: “Il salotto di Cagliari per un giorno è stato la periferia della città – dicono gli operatori -. Ci siamo messi in gioco per cercare di realizzare un piccolo evento che avrebbe dato un pò di decoro in più anche grazie alla sicurezza privata prevista nel progetto presentato al Comune di Cagliari, invece la piazza è rimasta abbandonata a se stessa”.
“Veniamo attaccati dall’amministrazione quando arrivano le crociere e mancano i servizi, ma non si prende in considerazione la pulizia della città. Non è certo colpa nostra se è sporca – concludono gli esercenti – come nel caso della mattinata di ieri, lunedì 1° gennaio, quando abbiamo potuto registrare l’assenza degli operatori ecologici”.
E pensare che questa “ordinata, sicura e prospera esperienza di governo cittadino” sta correndo il rischio di arrivare fino al Governo della Regione.
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