Non solo democratici e repubblicani. Cresce il partito libertario americano.
Cresce in america il partito libertario americano di Chase Oliver. Sull’onda della repulsione americana verso il liberalismo moderno, con eccessivo interventismo statale, nel tempo il Partito Libertariano si è affermato come terzo partito di maggior successo negli Stati Uniti dopo quello Democratico e quello Repubblicano, arrivando a raccogliere, con Gary Johnson nel 2016, oltre 4,4 milioni di voti, pari al 3,35%.
Uniti dal motto “Mininum Government, Maximum Freedom” (ovvero “Stato minimo, massima libertà”), il partito si connota anche per la volontà di porre fine al sistema della scuola pubblica, avviare la privatizzare tutti i servizi sociali (pensionistico, sanitario), procedere all’eliminazione dei dazicommerciali e alla legalizzazione dei “crimini senza vittime” a partire dalla poligamia, pornografia, l’uso di sostanze stupefacenti, l’eutanasia, il gioco d’azzardo, la prostituzione e fino ad arrivare all’abolizione della censura in ogni sua forma.
Interessante anche l’approccio non interventista in politica estera, caratterizzato anche da una importante diminuzione delle spese militari, dalla fine delle sovvenzioni agli organismi militari internazionali come la NATO e ad alcuni Paesi stranieri partner, a partire da Israele.
foto di Ulrike Leone da Pixabay.com