Laboratorio di legalità e responsabilità online: come conoscere e combattere il cyberbullismo

Lo scorso 3 Ottobre ha avuto luogo l’incontro di chiusura delle attività legate al progetto “FairBook: La rete contro il cyber-bullismo”, che si poneva come obiettivo quello di discutere e approfondire insieme a decine di ragazzi il fenomeno del cyber-bullismo.

Il binomio tra giovani e presenza online è, infatti, ormai avvertito come imprescindibile, e rappresenta il moderno approccio ai vari aspetti della vita quotidiana, e che spazia dalla ricerca di informazione all’educazione al vivere sociale.

È proprio in questo ultimo aspetto che questo rapporto simbiotico mostra i suoi limiti, spesso evolvendo in atteggiamenti tossici come quello del cyber-bullismo.

Il progetto, realizzato dall’Associazione TDM2000, nell’ambito del programma “Slegali” promosso dalla Regione Sardegna, ha permesso nell’ultimo anno di creare occasioni di incontro tra giovani ed esperti nel settore, sul tema del cyber-bullismo. All’interno del progetto è stata coinvolta la cooperativa sociale LARISO di Nuoro, che da anni, ormai, rappresenta una realtà all’avanguardia nella lotta al fenomeno, e una delle istituzioni più autorevoli nel territorio sardo. Ospitati a Nuoro presso il centro C.E.S.P., esperti e professionisti del settore hanno esposto ai giovani le loro esperienze, e quali sono le reali e tangibili conseguenze di un atteggiamento che spesso può sembrare troppo lontano per essere realmente percepito.

LEGGI ANCHE:  Istruzione: "Dì la tua" sul futuro della mobilità per l'apprendimento.

Durante l’incontro, che è durato una intera giornata, i ragazzi hanno approfondito le molteplici modalità con cui si può manifestare il fenomeno del cyber-bullismo, che vanno dalla diffamazione e gli insulti, all’esclusione di individui di gruppi online, escludendolo di fatto da una grande fetta del vivere sociale giovanile moderno.

Attraverso la presentazione di video e testimonianze, tuttavia, si è messo l’accento su come il bullismo, così come la sua controparte digitale, siano in realtà fenomeni di gruppo, nel quale sono coinvolti tantissimi ragazzi quotidianamente, ognuno dei quali può, e deve, fare la sua parte per affrontare il problema.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *