Nomina responsabile anti-corruzione, Agus: “Superare l’opacità con la quale è abituata a operare la giunta regionale”.

Fare luce sulle procedure di nomina del responsabile anti-corruzione nella Regione Sardegna e sulla congruità delle tempistiche della selezione, compressa in soli 3 giorni.

Queste le richieste contenute nell’interrogazione presentata dal gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale, come meglio precisato dal primo firmatario, il consigliere Francesco Agus: “In sostanza vogliamo sottolineare come l’individuazione del responsabile della prevenzione della corruzione debba garantire la piena autonomia verso gli organi di indirizzo politico nell’assolvere i propri compiti: non si può alimentare alcun dubbio sulla scelta del ‘controllore’ da parte di chi deve essere ‘controllato’, e la procedura utilizzata ne solleva più di uno. Per questi motivi è stato presentato anche un esposto all’Anac”.

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Nell’interrogazione, fanno sapere dal gruppo dei Progressisti, si chiede, tra l’altro, chi abbia svolto fino al 25 novembre 2020 il ruolo e le funzioni di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza nella Regione Sardegna e per quali ragioni siano trascorsi sei mesi tra l’approvazione della delibera n. 24/6 dell’8 maggio 2020 (con cui la Giunta regionale ha stabilito la creazione del nuovo “Servizio Controllo strategico, trasparenza e prevenzione della corruzione”) e la data di pubblicazione dell’avviso per l’acquisizione delle manifestazioni d’interesse.

Ancora, chiedono i consiglieri Progressisti, quale ruolo abbia svolto il comitato tecnico di esperti che avrebbe dovuto lavorare alla riorganizzazione del sistema dei controlli interni e alla predisposizione di un apposito disegno di legge che doveva essere sottoposto alla giunta entro il 30 settembre 2020.

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“L’avviso pubblicato il 23 novembre”, si legge nell’interrogazione, “è rivolto sia a dirigenti del sistema regione che a dirigenti di altre pubbliche amministrazioni: fatto inusuale in quanto, solitamente, l’individuazione di dirigenti non dipendenti dell’amministrazione regionale, è oggetto di specifici avvisi inerenti procedure di mobilità esterna e sono successivi alla mancata acquisizione di manifestazioni di interesse di dirigenti regionali richieste nell’ambito di un precedente avviso”. Inoltre “l’approvazione dell’avviso da parte del presidente della Regione, avvenuta venerdì 20 novembre, non sembra abbia consentito agli uffici regionali competenti di pubblicare nel sito istituzionale la documentazione e la nota stampa sulla procedura avviata già tre giorni prima”.

“I ritardi accumulati dalla Regione dall’8 maggio al 23 novembre nella decisione di acquisire manifestazioni di interesse”, conclude Agus, “non possono essere recuperati in poche ore attraverso provvedimenti improvvisi e di dubbia legittimità. Serve superare l’opacità con la quale è abituata a operare questa giunta. Senza la minima trasparenza e il rispetto basilare dei principi del diritto non deve poi stupire che nascano nuove inchieste, anche giornalistiche, che certo non possono mettere in buona luce la Sardegna e parte dei suoi amministratori”.

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