Niente panico: erano tutti vecchi e malati

Se dovessimo fare una conta delle cose che non stanno funzionando in questa emergenza coronavirus, a iniziare da un Presidente del Consiglio e da un Ministro della sanità del tutto inadeguati, supereremmo abbondantemente il numero di contagiati in Italia. C’è tuttavia un aspetto che da operatori di una piccola realtà editoriale vogliamo sottolineare. Organi di stampa e fonti istituzionali, nel maldestro e contraddittorio tentativo di arginare il panico da loro stessi creato, dando conto delle morti da coronavirus, rimarcano con una certa enfasi che si tratta di anziani e/o persone con “patologie pregresse”. Quasi a voler dire che si, il virus è grave, ma ci lasciano le penne solo vecchi e malati di cancro quindi possiamo (quasi) tutti dormire sonni tranquilli.  La figlia del primo morto in Italia a causa virus ha detto << Mio padre non è il numero uno… era mio padre>>. Da lettori e da cittadini, prima ancora che da “imbrattacarte” di questo piccolo giornale, vorremmo che il sistema dell’informazione si distaccasse dalla politichetta alla quale da voce, e iniziasse finalmente a parlare delle persone e alle persone, nessuna delle quali fa di nome “paziente”.

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