Nicaragua, UE: “Violazione libertà di espressione”.

Continuano in Nicaragua le violazioni della libertà di religione, di credo e di espressione. A ricordarlo la chiusura di sette emittenti radiofoniche cattoliche locali e due emittenti radiotelevisive comunitarie, decisa lo scorso 1° agosto delle autorità nicaraguensi. 

“L’uso della forza di polizia – si legge nella nota del portavoce del Servizio europeo per l’azione esterna, Peter Stano – è stato utilizzato per occupare le installazioni e per intimidire e disperdere manifestanti disarmati con gas lacrimogeni e colpi di arma da fuoco”.

Un’azione liberticida che nella sola prima metà del 2022 ha colpito, inoltre, circa 1200 organizzazioni della società civile. Non di certo una novità dato che dal 2018 il Governo nicaraguense ha scatenato livelli di violenza senza precedenti contro il proprio popolo, ricorrendo a uccisioni, sparizioni forzate, incarcerazioni, molestie e intimidazioni contro oppositori politici, giornalisti, difensori dei diritti umani, religiosi e altri leader.

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Il Nicaragua conta attualmente più di 180 prigionieri politici, rinchiusi senza il rispetto della costituzione, del diritto penale e del giusto processo del Nicaragua.

“Le autorità nicaraguensi – ha aggiunto Stano – devono porre fine a ogni repressione e ripristinare il pieno rispetto di tutti i diritti umani. L’UE ribadisce inoltre il suo invito urgente al governo nicaraguense a rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutti i prigionieri politici e ad annullare tutti i procedimenti legali nei loro confronti, comprese le loro condanne”.

foto di pdro-enrique da Pixabay