NextGenerationEU: la Commissione europea approva il piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia da 191,5 miliardi di euro.
La Commissione europea ha adottato ieri la valutazione positiva del piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia, tappa importante verso l’erogazione di 68,9 miliardi di euro di sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro di prestiti nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Questi finanziamenti, secondo le ambizioni della Commissione e del Governo Italiano, agevoleranno l’attuazione delle misure fondamentali di investimento e riforma delineate nel piano nazionale per la ripresa e la resilienza e saranno essenziali per aiutare l’Italia a uscire più forte dalla pandemia di Covid-19.
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza, al centro di NextGenerationEU, metterà a disposizione fino a 672,5 miliardi di euro (a prezzi correnti) a sostegno degli investimenti e delle riforme in tutta l’UE. Il piano italiano si iscrive nel quadro di una risposta coordinata e senza precedenti dell’UE alla crisi Covid-19, una risposta che si propone di affrontare le sfide comuni europee, perseguendo la transizione verde e digitale, e di rafforzare la resilienza economica e sociale e la coesione del mercato unico.
L’analisi della Commissione, basata sui criteri stabiliti nel regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, ha valutato in particolar modo se gli investimenti e le riforme esposti nel piano italiano sostenessero la transizione verde e digitale, se contribuissero a risolvere le criticità individuate
nell’ambito del semestre europeo e se rafforzassero il potenziale di crescita, la creazione di posti di lavoro e la resilienza economica e sociale dell’Italia.
Garantire la transizione verde e digitale dell’Italia. Nella sua valutazione la Commissione ha appurato che il piano dell’Italia riserva il 37% della spesa totale a misure di sostegno agli obiettivi climatici: include tra l’altro investimenti per finanziare un programma di ristrutturazioni su larga scala finalizzato a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, nonché interventi per promuovere l’uso di fonti di energia rinnovabile, idrogeno compreso. Dedica inoltre un’attenzione particolare alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra dei
trasporti, con investimenti nella mobilità urbana sostenibile e nelle infrastrutture ferroviarie. Dalla valutazione della Commissione risulta che il 25% della dotazione complessiva del piano dell’Italia è destinato a misure che favoriscono la transizione digitale, tra cui investimenti nella digitalizzazione delle imprese e nell’ampliamento delle reti ultraveloci a banda larga e della connettività 5G. Altri investimenti sono tesi alla digitalizzazione della pubblica amministrazione: gli interventi previsti in tal senso interesseranno tanto la pubblica amministrazione in generale quanto i settori della sanità, della giustizia e dell’istruzione.
Rafforzare la resilienza economica e sociale dell’Italia. La Commissione, ancora, ha rienuto che il piano italiano contempli un’ampia gamma di riforme e investimenti sinergici che contribuiscono a dare una risposta efficace a tutte o a gran parte delle sfide sociali ed economiche su cui vertevano le raccomandazioni specifiche per paese rivolte dal Consiglio all’Italia nel 2019 e nel 2020 nel quadro del semestre europeo. Il piano comprende infatti misure volte ad aumentare la sostenibilità delle finanze pubbliche e la resilienza del settore sanitario, rendere più efficaci le politiche attive del mercato del lavoro e migliorare i risultati scolastici. Ci si attende inoltre che il piano stimolerà gli investimenti al fine di ridurre le disparità regionali, accrescere l’efficacia della pubblica amministrazione e l’efficienza del sistema giudiziario, migliorare il contesto imprenditoriale ed eliminare gli ostacoli alla concorrenza.
Il piano, per la Commissione, rappresenta una risposta completa e adeguatamente equilibrata alla situazione economica e sociale dell’Italia e contribuisce quindi in modo appropriato ai sei pilastri elencati nel regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Sostenere progetti faro di investimento e riforma. Il piano dell’Italia presenta proposte in sei settori faro a livello europeo. Si tratta di progetti di investimento specifici, che affrontano questioni comuni a tutti gli Stati membri in settori che generano crescita e occupazione e sono funzionali alla duplice transizione: l’Italia ha proposto ad esempio di stanziare 12,1 miliardi di € per l’efficientamento energetico degli edifici residenziali, 32,1 miliardi di euro per la mobilità sostenibile e 13,4 miliardi di € per la digitalizzazione delle imprese. Stando alla valutazione nessuna delle misure incluse nel piano arreca danni significativi all’ambiente, nel rispetto dei requisiti fissati dal regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza.
I sistemi di controllo predisposti dall’Italia sono stati ritenuti adatti a proteggere gli interessi finanziari dell’Unione. Il piano, per la Commissione, illustra sufficientemente nel dettaglio le modalità con cui le autorità nazionali intendono prevenire, rilevare e correggere i casi di conflitto di interessi, corruzione e frode in relazione all’uso dei fondi.
Per la Presidente Ursula von der Leyen: “Oggi la Commissione europea ha deciso di dare il via libera al piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia, del valore di 191,5 miliardi di euro. Questo livello di investimenti senza precedenti, unito a riforme cruciali, contribuirà a ricostruire l’economia italiana e a prepararla per il futuro. NextGenerationEU aiuterà gli italiani a tornare a guardare al futuro con fiducia e spirito d’ambizione, e di questo sono orgogliosa. Ora è il momento di mettersi all’opera. Vi affiancheremo in ogni fase del processo per far sì che il piano sia un successo italiano ed europeo”.
Sull’approvazione è intervenuto anche Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone: “Il piano dell’Italia darà impulso alla crescita economica italiana a livello strutturale e
aiuterà a ridurre le disparità sociali e regionali. Riforme ambiziose della pubblica amministrazione e del sistema giudiziario, anche attraverso la digitalizzazione, e miglioramenti del contesto imprenditoriale contribuiranno notevolmente all’eliminazione delle barriere alla crescita. Gli sforzi tesi a ridurre l’evasione fiscale e a migliorare l’efficienza della spesa pubblica renderanno l’economia italiana più equa e sostenibile. Prendiamo atto con favore anche degli aspetti sociali del piano, in particolare per quanto riguarda l’edilizia sociale, le misure a vantaggio del Mezzogiorno e l’enfasi sul miglioramento dell’istruzione e delle opportunità lavorative. Il piano aiuterà anche a proteggere il clima, aumentando l’efficienza energetica degli edifici e promuovendo il trasporto sostenibile e le energie rinnovabili. Attendiamo con interesse di toccare con mano i cambiamenti concreti che il piano determinerà sul campo una volta attuato”.
Parere condiviso da Paolo Gentiloni, Commissario per l’Economia: “Dopo una crisi senza precedenti, l’Italia ha oggi un’opportunità unica per costruire un futuro migliore. L’Italia ha presentato un piano di riforme e investimenti che permetterà al paese di affrontare i problemi che hanno frenato lo sviluppo economico e il progresso sociale per troppo tempo. Una pubblica amministrazione più efficace, procedimenti giudiziari più efficienti, una maggiore concorrenza: non stiamo più parlando del libro dei sogni, ma degli elementi chiave di un programma di lavoro dettagliato. Allo stesso tempo, l’Italia realizzerà investimenti cruciali nella mobilità sostenibile, nelle energie rinnovabili, nella digitalizzazione delle imprese e nella diffusione del 5G e della banda ultra larga, creando così nuove opportunità per tutte le aree del Paese. Se l’Italia riuscirà a fare di NextGenerationEU un successo, potrà segnare l’inizio di un nuovo capitolo di crescita più forte e di sviluppo sostenibile. Raggiungere questo traguardo deve essere la priorità numero uno per gli anni a venire. L’Europa sarà al fianco dell’Italia. Passo dopo passo”.
In totale i fondi saranno rappresentati da 68,9 miliardi di euro di sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro di prestiti nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Adesso con l’approvazione del Consiglio saranno erogati all’Italia 24,9 miliardi di euro di prefinanziamento,
vale a dire il 13% dell’importo totale stanziato a suo favore. La Commissione autorizzerà l’erogazione di ulteriori fondi se e quando saranno conseguiti in maniera soddisfacente i traguardi e gli obiettivi previsti nel piano per la ripresa e la resilienza, che riflettono i progressi compiuti nella realizzazione degli investimenti e delle riforme.