NextGenerationEU, Corte Conti europea: “Problemi su trasparenza e monitoraggio”.
Il programma NextGenerationEu, nato per portare lontano le nazioni Ue dalle paludi della pandemia da Covid-19, negli anni sta confermando tutti i propri limiti in merito alla trasparenza e azioni di monitoraggio, come ricordato anche dalla Corte dei Conti europea.
Un aspetto rimarcato recentemente anche dall’esponente de “La Sinistra” Elena Kountoura, per la quale esistono “gravi problemi che incidono sul quadro del monitoraggio del Piano di ripresa e resilienza”.
Quadro europeo che non fornisce un quadro completo su come i progetti finanziati abbiano contribuito al raggiungimento degli obiettivi stabiliti nell’ambito del Piano di ripresa e resilienza, ad esempio l’obiettivo di rendere l’economia dell’UE più verde e resiliente, senza contare i rischi per l’affidabilità dei dati, in particolare per quanto riguarda i destinatari finali dei finanziamenti.
Dovuta, quindi, la richiesta alla Commissione Ue per capire come si stanno rafforzando i meccanismi a sostegno della trasparenza e responsabilità nella gestione dei fondi.
Sul tema lo stesso commissario Paolo Gentiloni, per conto della Commissione europea, ha dichiarato che secondo il regolamento del dispositivo per la ripresa e la resilienza, i pagamenti non dovrebbero essere soggetti a controlli sui costi effettivamente sostenuti dal beneficiario vale a dire gli Stati membri. Inoltre – prosegue – il regolamento prevede esplicitamente all’articolo 29, paragrafo 3, che “la Commissione riferisce ex post sulla spesa finanziata dallo strumento”.
La rendicontazione – prosegue – si basa sulla ripartizione della spesa stimata fornita nei piani di ripresa e resilienza approvati. Nel contesto del controllo di gestione la Commissione ha accettato di migliorare la chiarezza dei dati nel quadro di valutazione e spiegare le metodologie su cui si basa“.
