Neutralità climatica: il Consiglio adotta il Fondo per una transizione giusta.

Il Consiglio dell’UE ha adottato oggi il regolamento del Fondo per la transizione giusta (JTF) che, con una dotazione pari a 17,5 miliardi di euro, prevede di sostenere progetti per la riduzione dei costi socioeconomici e ambientali legati al consumo dei combustibili fossili e delle produzioni ad alta intensità di gas a effetto serra.

Il Fondo per una transizione giusta rappresenta uno dei tre pilastri del meccanismo per una transizione giusta proposto nel quadro del Green Deal europeo per fare in modo che la transizione verde avvenga in modo equo. Gli altri due pilastri sono invece rappresentati dalla garanzia di bilancio a titolo del programma InvestEU e dallo strumento del prestito per il settore pubblico.

Tra gli obiettivi del piano la riduzione del 55% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 e la neutralità climatica entro il 2050 ed equilibrare le discrepanze tra le regioni e gli Stati membri dell’UE per quanto riguarda i rispettivi punti di partenza nella transizione climatica. A tal riguardo, il JTF mira a ridurre le disparità, investendo nei territori che hanno maggiore necessità di eliminare gradualmente la produzione e l’uso di carbone, lignite, torba e scisto bituminoso o di trasformare le industrie altamente inquinanti.

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Per il ministro portoghese Nelson de Souza “il successo del Green Deal europeo poggia sulla nostra capacità di attenuare le conseguenze della decarbonizzazione dell’economia. Il Fondo per una transizione giusta fornirà il necessario sostegno alle imprese e ai lavoratori a livello locale”.

I finanziamenti saranno resi disponibili solo sulla base di piani territoriali per una transizione giusta elaborati dagli Stati membri unitamente alle competenti autorità regionali e locali. I piani individueranno i territori più colpiti e i loro fabbisogni di investimento.

La dotazione del fondo, pari a 17,5 miliardi di euro, è costituita da 7,5 miliardi di euro disponibili per impegni di bilancio per il periodo 2021-2027 e da 10 miliardi di EUR a titolo dello strumento per la ripresa (Next Generation EU) disponibili per gli anni 2021, 2022 e 2023.

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Risorse che potranno essere integrate dai contributi degli Stati membri, attraverso il trasferimento delle risorse dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dal Fondo sociale europeo Plus. Potrà così essere mobilitato, nelle previsioni dell’UE, un importo di quasi 30 miliardi di euro in investimenti.

Il JTF, inoltre, fornirà sostegno alle piccole e medie imprese (PMI), comprese le start-up, e alla creazione di nuove imprese, attraverso l’erogazione di aiuti ai singoli ai fini dell’adattamento alle nuove opportunità di lavoro attraverso investimenti nella formazione e nella riqualificazione dei lavoratori e delle persone in cerca di lavoro, assistenza nella ricerca di lavoro nonché misure a favore dell’inclusione sociale.

Altri tipi di investimento comprendono la ricerca e l’innovazione, il trasferimento di tecnologie avanzate, l’energia verde a prezzi accessibili e lo stoccaggio dell’energia, la decarbonizzazione del trasporto locale, la digitalizzazione e il rafforzamento dell’economia circolare, anche attraverso la prevenzione dei rifiuti.

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Non sono compresi nell’ambito di applicazione del sostegno investimenti relativi alle centrali nucleari, ai combustibili fossili e ai prodotti del tabacco.

Dopo il via libera del Consiglio il regolamento sarà ora pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione.