Navalny e Kara-Murza: nuove sanzioni dal Consiglio UE.

Il Consiglio dell’UE ha imposto misure restrittive nei confronti di 18 persone e 5 entità responsabili di gravi violazioni e abusi dei diritti umani in Afghanistan, Sud Sudan, Repubblica centrafricana, Ucraina e Russia.

Sei persone sono state inserite in elenco per varie forme di violenza sessuale e di genere, compresi i ministri talebani dell’Istruzione e della Giustizia facenti funzione e il presidente talebano facente funzione della Corte suprema afghana.

Le misure riguardano anche un alto ufficiale delle forze armate sud sudanesi, una figura di spicco del Fronte popolare per la rinascita della Repubblica centrafricana e un comandante della 30ª Brigata dei fucilieri motorizzati delle forze armate russe per aver perpetrato, nei Paesi in cui operano, attacchi diffusi contro la popolazione civile che includevano sistematicamente la violenza sessuale e di genere, anche come mezzo per terrorizzare la popolazione.

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L’UE ha inoltre imposto misure restrittive nei confronti di altre dodici persone e cinque entità responsabili di gravi violazioni dei diritti umani in Russia. Le misure colpiscono soggetti che hanno abusato delle tecnologie di riconoscimento facciale per arresti arbitrari di massa in Russia ed emanato sentenze di matrice politica contro Alexei Navalny e Vladimir Kara-Murza, politici dell’opposizione, attivisti per la democrazia e accesi critici del Cremlino.

Tra le entità inserite in elenco figurano vari organismi collegati alla città di Mosca, un ministro del governo della città e un vicesindaco, nonché tre società che producono sistemi di riconoscimento facciale.

Sono state inserite in elenco anche persone responsabili della gestione della colonia penitenziaria in cui Alexei Navalny è detenuto in seguito alla sua condanna di matrice politica del marzo 2022 e un agente del Servizio federale di sicurezza (FSB) della Federazione russa personalmente coinvolti nel tentativo di assassinare Vladimir Kara-Murza mediante l’uso di una neurotossina.

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Attualmente le misure restrittive dell’UE nell’ambito del regime globale di sanzioni in materia di diritti umani si applicano a un totale di 61 persone e 20 entità. Le persone e le entità designate sono oggetto di un congelamento dei beni ed è fatto divieto ai cittadini e alle imprese dell’UE di mettere fondi a loro disposizione. Le persone fisiche sono inoltre oggetto di un divieto di viaggio che impedisce loro di entrare o transitare nel territorio dell’UE.

Foto Evgeny Feldman