Nasce il CCN Costa Rei: si allarga la rete dei centri commerciali naturali nell’Isola.

Inizia una nuova vita per l’economia locale di Costa Rei, la rinomata piccola frazione di Muravera. Una “rifioritura” mirata a creare aggregazione di servizi e opportunità per le aziende del territorio e, soprattutto, attivare un nuovo – quanto inedito – processo di destagionalizzazione, come ricordato oggi dai promotori del nuovo Centro Commerciale Naturale Costa Rei.

“Puntiamo a creare un soggetto aggregativo capace di unire le attività presenti nel territorio che, partendo dall’ascolto delle esigenze e delle soluzioni, possa portare alla creazione di servizi e iniziative promozionali capaci di allungare la stagione turistica”, ha dichiarato il Presidente del CCN Costa Rei, Renato Orgiana.

Renato Orgiana, Gianni Chessa foto Sardegnagol, riproduzione riservata
Renato Orgiana, Gianni Chessa foto Sardegnagol, riproduzione riservata

Parere condiviso da Stefano Carta di Villa Escargot ed Eos Village: “Abbiamo sentito l’esigenza di dare vita a questo gruppo per portare a Costa Rei una nuova tipologia di turismo”. Una giovane generazione di imprenditori, confermano i promotori, che guarda ai nuovi target di turisti e che crede nella salvaguardia dell’ambiente. “Non dobbiamo stravolgere il territorio ma bisogna rendere più ricca l’offerta turistica visti i tempi”.

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Un progetto, ancora, nato con l’intenzione di portare il turismo locale oltre “il tema del mare” e, proseguono i promotori, che non ha alcuna intenzione di essere autoreferenziale: “Non vogliamo essere esclusivi – ha aggiunto Renato Orgiana – e la porta sarà aperta a tutti gli attori del territorio, comuni compresi, interessati a raggiungere obiettivi ambiziosi”.

Auspicio condiviso dall’assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa: “Sono vicino a coloro che offrono servizi per lo sviluppo del turismo della nostra Isola. Si parla oggi di fare sistema e della necessità di andare oltre il mare. Partendo da questa analisi, dobbiamo procedere verso una redistribuzione dei flussi turistici su periodi diversi o più lunghi. Esiste un mercato fuori dalla stagione principale, più piccolo ma con un grande potenziale di crescita sul quale investire per la sostenibilità dell’intero sistema. Gli ultimi dati sugli arrivi dei turisti nell’Isola – prosegue Chessa – ci danno ragione, confermandoci che lavorando insieme possiamo fare della Sardegna una meta turistica aperta tutto l’anno”.

Alberto Bertolotti, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Alberto Bertolotti, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Sviluppo che non potrà prescindere dalla sinergia tra attori locali, ha rimarcato l’esponente della Giunta Solinas: “Sarà fondamentale lavorare con le associazioni di categoria ed evitare di peccare di presunzione. Serve cooperazione e qualità”.

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Statement sostenuto anche dall’assessore comunale di Muravera, Francesco Macis: “Negli anni ci siamo scontrati con la frammentazione delle proposte da parte degli esercenti e della cittadinanza. Sosteniamo questo nuovo centro commerciale naturale e la volontà di remare tutti verso una direzione comune”.

Sulle potenzialità del territorio e del nuovo ccn il Presidente di Confcommercio Sud Sardegna, Alberto bertolotti, ha poi esortato i 12 fondatori a non “soffermarsi sul valore del riconoscimento personale” e delle “poltroncine che producono soddisfazioni effimere”: “Puntate con la massima energia alla progettualità. Sono sicuro che questa attività di animazione, se sarà ben costruita, sarà sostenuta, finanziata e farà emergere potenzialità inespresse”.

Gianluca Mureddu, Gianni Chessa, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Gianluca Mureddu, Gianni Chessa, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Crescita e progresso che, sullo sfondo, non potrà non fare i conti con il crescente spopolamento dell’Isola e il cosiddetto drain brain. Fenomeni, per Giorgio Demurtas, Presidente provinciale di Coldiretti, che il nuovo ccn dovrà concorrere a mitigare, riportando al centro “la responsabilità territoriale delle imprese”.

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Sempre sulla questione giovanile si è scontrato – visti i magri risultati prodotti nel corso della XVI Legislatura – il successivo intervento di Gianni Chessa: “Leggendo alcune previsioni, tra 30 anni saremo meno di un milione in Sardegna. I giovani non rientrano e continuando così – ironizza – avremo più bisogno di badanti che di ccn!”.

“Nell’isola sono 60 i ccn operativi: veri e propri aggregatori di imprese dove si mettono insieme valori a tutela del benessere di turisti e cittadini”, ha dichiarato il Presidente del Consorzio CCN Sardegna, Gianluca Mureddu. “Affiliazioni – conclude – all’interno delle quali si studiano nuove proposte turistiche partendo dalle peculiarità dei territori”.

foto Sardegnagol, riproduzione riservata