Nasce Hugs not Drugs, l’app contro le sostanze da abuso tra i minori.

Combattere e prevenire l’uso di droghe tra i minori anche grazie alla tecnologia. E’ questo l’obiettivo dell’app Hugs not Drugs,lanciata dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori e realizzata in collaborazione con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA), ufficio interforze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, nell’ambito dell’Accordo di collaborazione interistituzionale, e relativo progetto esecutivo ICARUS, sottoscritto tra la stessa Direzione Antidrogae il Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Secondo i dati della Relazione al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze del DPA, in Italia, nel 2021, sono stati 621 mila i ragazzi tra i 15 e i 19 anni ad aver utilizzato almeno una volta, nel corso della propria vita, una sostanza illegale tra cannabis, cocaina, stimolanti, allucinogeni e oppiacei.

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L’app Hugs not Drugs punta in primis contrastare la diffusione dell’uso delle sostanze stupefacenti attraverso un’informazione autorevole, che – con dati scientifici – siacapace di contrastare i luoghi comuni e i tanti messaggi fuorvianti ed infondati presenti oggigiorno sulla rete.

Uno strumento digitale, familiare ai giovani, che potrà essere utilizzato sia dai ragazzi che dagli adulti (docenti e genitori) per approfondire l’argomento con l’ausilio di contenuti e video informativi e un test di autovalutazione finale.

L’app offre inoltre la opportunità di consultare un elenco aggiornato e geolocalizzato, su tutto il territorio nazionale, delle comunità terapeutiche e dei SerD (Servizi per le Dipendenze) e la possibilità di inviare, in caso di necessità, una richiesta di aiuto che sarà gestita da personale esperto.

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“Rendere i giovani più consapevoli degli effetti delle droghe sulla loro salute e delle conseguenze legali connesse al loro utilizzo può rappresentare un efficace fattore preventivo, dissuasivo e di protezione”, dichiara il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Antonino Maggiore.

“Purtroppo – ha aggiunto Antonio Affinita, Direttore Generale del MOIGE -, siamo di fronte ad una vera e propria emergenza. L’utilizzo di sostanze proibite tra i minori è sempre più diffuso, questo in parte per modelli errati che vengono proposti loro, che mostrano le droghe come qualcosa di divertente, in parte perché chi vende questi prodotti non verifica l’età di chi li acquista. Spesso i ragazzi si avvicinano alle droghe senza comprenderne davvero i rischi, per desiderio di accettazione, per noia o per ribellione. Renderli consapevoli dei rischi reali che corrono può aiutarci a fermare questo fenomeno. Abbiamo scelto di lanciare quest’app perché sappiamo essere uno strumento familiare ai giovani. Oggi tutti possiedono un proprio smartphone, su cui hanno installato decine di applicazioni. Vogliamo usare linguaggi a loro chiari e familiari, parlare la loro lingua, per avvicinarli in modo consapevole al problema”.

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