Nagtegaal: “Mercato unico ma ancora commissioni per prelievi in banca”.

Diverse banche nell’UE applicano una sovrattassa ai titolari di conti bancari europei di altri Stati membri per prelevare euro in contanti dagli sportelli automatici. Una pratica, nonostante l’esistenza di un mercato interno che, di fatto, porta le banche a differenziare i clienti europei residenti nei diversi Stati membri.

A sollevare la questione l’eurodeputata di Renew, Caroline Nagtegaal che ha chiesto l’intervento della Commissione europea per capire se tali supplementi violino o meno la legislazione e i regolamenti europei.

Per l’esponente della Commissione von der Leyen, Mairead McGuinness, secondo l’articolo 3, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/1230 sui pagamenti transfrontalieri, gli oneri applicati da un prestatore di servizi bancari sui pagamenti transfrontalieri in euro, compresi i prelievi da sportelli automatici (ATM), devono essere gli stessi a prescindere dalla residenza del consumatore. Ciò, in altre parole, significa che gli oneri applicati in situazioni transfrontaliere non devono essere superiori agli addebiti applicati nel Paese in cui il consumatore ha il conto.

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“I supplementi applicati sui prelievi ATM – afferma la McGuinness – non costituiscono necessariamente una violazione del diritto dell’UE, in quanto il regolamento richiede solo che le tariffe ATM siano equalizzate tra nazionali e transfrontaliere. La Commissione non ritiene che il Regolamento (UE) 2021/1230 sia applicato in modo improprio. Fintantoché sussiste il rispetto del principio della parità di oneri, il livello delle tariffe può essere lasciato al mercato e alla libera concorrenza tra
fornitori di servizi di pagamento”.

foto European parliament