Nagorno-Karabakh, Iham Aliyev: “Capitolazione delle forze armene”.

Dalle 22 di ieri notte è entrato in vigore il cessate il fuoco in Nagorno-Karabakh, regione autonoma a maggioranza armena, da decenni contesa tra Erevan e Baku. Una notizia annunciata via social dai capi di Stato dell’Armenia, Nikol Pashinyan, e dell’Azerbaijian, Iham Aliyev e confermata dal Presidente russo, Vladimir Putin, nella veste di garante dell’intesa.

Nell’area degli scontri, nei prossimi giorni, sarà consolidato il contingente militare russo e turco, in qualità di forza di controllo e di garanzia del cessate il fuoco.

Iham Aliyev, foto ambasciata repubblica Azera
Presidente Iham Aliyev, foto Ambasciata Repubblica Azerbaijian in Italia

Un accordo che decreta, di fatto, la vittoria degli azeri, ai quali sarà permesso di mantenere i territori conquistati negli ultimi 45 giorni di guerra, compresa la città di Shushi (seconda città del Nagorno-Karabakh), nonchè di altre aree (Mets Taglar, Salaketin, Zogalbulag, Aragul, Tagavard, Boyuk Tagavard, Zardanashen, Sheher, Khojavend, Shushakend, Mukhtar, Dashalti, Khojaly, Ashagi Guzdek, Govshatli, Mirzajamalli, Shekerjik, Merdinli,Shixli, Garamemmedli, Dovletyarli, Hajili,Huseynbeyli, Sarajig, Fuzuli, Sobu, Garagoz). Una debaclè armena resa ancora più amara dal discorso del Presidente azero Aliyev che, attraverso un discorso sulla principale tv di Stato azera, ha confermato l’importanza storica dell’intesa, definendola una “capitolazione delle forze armene”. Dichiarazione subito seguita dall’intervento del Premier armeno Nikol Pashinyan che ha parlato di “intesa dolorosa” viste le condizioni dell’accordo che impongono all’Armenia di ritirare le truppe dal Nagorno-Karabakh.

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L’annuncio dell’intesa e delle condizioni dell’accordo hanno scatenato nella notte le proteste della popolazione nella capitale armena, Yerevan, dove una folla di manifestanti ha preso il controllo del Parlamento armeno. Protesta successivamente degenerata come dimostrato dall’aggressione al Presidente del Parlamento Ararat Mirzoyan e dal saccheggio dell’edificio.

In Italia la notizia è stata commentata dal Presidente della Commissione Esteri della Camera dei deputati, Piero Fassino: “L’intesa siglata nella serata di ieri tra il Presidente dell’Azerbaijan Aliyev e il Presidente dell’Armenia Pashinyan, con la mediazione del Presidente russo Putin, segna un importante passo per una soluzione stabile e condivisa delle relazioni tra Azerbaijan e Armenia e dello status del Nagorno-Karabakh. L’Osce, l’Unione Europea e la comunità internazionale – ha concluso Fassino – assumano ogni iniziativa utile ad accompagnare il percorso di stabilizzazione e pacificazione, così come è necessario che la comunità internazionale predisponga un piano di aiuti umanitari per soccorrere le popolazioni civili martoriate dal conflitto”.

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