Muriel al 90′ condanna un buon Cagliari all’ennesima sconfitta.
Ancora una sconfitta per i rossoblù, ancora una volta maturata nei minuti finali. Una mancanza di concentrazione fatale al Cagliari, che ha così vanificato gli sforzi e il buon gioco mostrato fino a quel momento.
Non è stato certo un massacro, quello visto nel giorno di San Valentino alla Sardegna Arena ai danni della squadra di Di Francesco, che ha tenuto testa all’Atalanta per 90 minuti e aveva mostrato più di un segnale positivo: Godin che agisce come il leader della difesa che ci si è sempre aspettati, Marin in gran forma, un altro giocatore rispetto a quello visto a inizio stagione, e Nainggolan che sta recuperando rapidamente la forma e adattandosi allo scacchiere rossoblù.
Le due squadre si presentano in campo con schieramenti speculari, un 4-3-1-2 con l’Atalanta che parte con gli esterni di centrocampo più avanzati, e l’attacco cagliaritano vede Joao Pedro che arretra più spesso alla ricerca della palla.
Lykogiannis ha recuperato ed è in campo tra le fila dei sardi, mentre l’ultimo arrivo Asamoah si accomoda in panchina.
Per i nerazzurri, Sportiello preferito a Gollini tra i pali, mentre in difesa Palomino sostituisce lo squalificato Toloi. A centrocampo assente Hateboer: spazio dunque per Sutalo, mentre in avanti Zapata vince il ballottaggio con Muriel.
La squadra allenata da Di Francesco, consapevole di avere un bisogno vitale di una vittoria, si presenta senza timore di fronte a un’Atalanta fresca di qualificazione alla finale di Coppa Italia e desiderosa di tornare alla vittoria dopo aver collezionato un punto in due partite.
Non succede molto nel primo tempo ma le migliori occasioni le colleziona la squadra di casa, maggiormente proiettata in avanti rispetto al solito, con Lykogiannis e Zappa sulla linea di centrocampo, anche se soprattutto quest’ultimo è spesso costretto ad arretrare verso il comparto difensivo per contenere la furia di Gosens che fa capolino con costanza nella zona d’attacco.
Gasperini non si accontenta di un pareggio a reti inviolate, e corre subito ai ripari inserendo nella seconda frazione di gioco Mirancuk al posto di Pasalic, e De Roon, inizialmente tenuto a riposo, per Pessina.
Continuano però a essere i padroni di casa a mettersi maggiormente in luce, giocando un calcio migliore e minimizzando i rischi subiti per mano della Dea, costretta a calare anche la carta Muriel per impensierire la difesa isolana, riuscendo finalmente a creare non pochi grattacapi a Joao Pedro e compagni e prendendo anche una traversa con Zapata all’84’.
Prove generali per il gol del vantaggio degli ospiti, che arriva invece allo scoccare del 90’ grazie a una grande invenzione di Muriel.
All’ultimo minuto di recupero sembra esserci ancora speranza per i rossoblù, quando l’arbitro assegna il calcio di rigore per un presunto fallo di De Roon su Rugani, salvo poi tornare sui propri passi dopo aver consultato la VAR, sancendo di fatto il risultato finale di 1-0 per gli ospiti.
Cagliari – Atalanta 0-1
Cagliari (3-4-1-2): Cragno; Walukiewicz (45’st Cerri), Godin, Rugani; Zappa, Nandez, Marin (41’st Deiola), Lykogiannis; Nainggolan (34’st Duncan); J. Pedro, Simeone (34’st Pavoletti). All. Di Francesco.
Atalanta (3-4-1-2): Sportiello; Djimsiti, Romero, Palomino; Sutalo (17’st Maehle), Pessina (1’st De Roon), Freuler, Gosens; Pasalic (1’st Mirancuk); Ilicic (23’st Muriel); Zapata (40’st Malinovskyj). All. Gasperini.
Arbitro: Piccinini di Forlì.
Reti: 45’st Muriel (A).
Note: Ammoniti: Walukiewicz, Rugani (C); Romero, Ilicic, De Roon (A). Corner 6-6; Recupero: 0’ P.T. – 3’ S.T.