Mont’e Prama: i giganti protagonisti nel fumetto di Aleksandar Zograf.

Un fumetto farà conoscere i Giganti di Mont’e Prama al pubblico dei Balcani. Ad annunciarlo è stato il fumettista serbo Aleksandar Zograf dal palco dell’VIII edizione del Festival Premio Emilio Lussu, dove ieri ha presentato la sua ultima graphic novel “Il quaderno di Radoslav e altre storie sulla Seconda guerra mondiale (001 Edizioni). “Il lavoro dovrebbe essere pronto in un paio di settimane, al massimo un mese – ha annunciato Aleksandar – e sarà pubblicato sulla rivista indipendente Vreme“.

“Per me è un grande onore ritornare qui in Sardegna per un festival internazionale come quello su Lussu”, ha affermato Zograf, al secolo Saša Rakezić, consacrato agli onori della cronaca italiana e internazionale per aver raccontato la disgregazione dell’ex Iugoslavia attraverso i fumetti durante i terribili massacri seguiti dai bombardamenti Nato.

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Altro tema di forte attualità toccato in serata è stato quello sul passato, presente e futuro del giornalismo. L’occasione è arrivata grazie alla presentazione del libro “Il Corriere della Sera. Biografia di un quotidiano (Il Mulino) di Pierluigi Allotti e Raffaele Liucci, che rifacendosi alle lezioni dei grandi maestri hanno detto tanto sulla crisi del giornalismo di oggi. Incalzati dalle domande di Andrea Frailis, gli autori hanno intrapreso una bella chiacchierata con il pubblico spaziando sulla storia del noto quotidiano nazionale e quindi sul tema dell’informazione, centrale nella vita del paese, perché ovviamente l’informazione di qualità è espressione della qualità della democrazia. La conclusione: il giornalismo deve essere comunque di qualità, non può essere di basso profilo o gratuito e questa sarà la sfida dei prossimi decenni.

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Ancora al fumetto e in particolare alla biografia del grande Hugo Pratt è stato dedicato l’appuntamento di chiusura, attraverso l’illustrazione della graphic novel “La ballata di Hugo” (Edizioni Lo scarabeo), presentata da Bepi Vigna, autore della sceneggiatura per i disegni del maestro d’acquerello Mauro De Luca. Una scelta, quella di De Luca, fatta non a caso, perché Pratt era anche un celebre acquerellista.

Nell’opera emergono da un lato le espressioni di grande affabulatore e dall’altro le influenze che hanno inciso nel suo immaginario, permettendogli di creare i suoi personaggi a partire da Corto Maltese, che gli ha dato maggior notorietà, e tanti altri a iniziare dall’Asso di picche che aveva disegnato nell’immediato dopoguerra. Insomma, il tentativo di raccontare un momento della nostra storia attraverso la vita di un grande artista.

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