Moby Prince, Paolo Truzzu: “A distanza di 30 anni è evidente che giustizia non è stata fatta”.

Non è passata inosservata la decisione del Tribunale di Firenze in merito alla prescrizione delle richieste dei familiari delle vittime del disastro della Moby Prince. Un provvedimento che nelle ultime 72 ore ha registrato, in tutta la nazione, numerose manifestazioni di solidarietà verso le famiglie delle vittime che persero la vita la sera del 10 aprile 1991, quando il traghetto Moby Prince, di proprietà della Nav.Ar.Ma., entrò in collisione con la petroliera Agip Abruzzo nella rada del porto di Livorno.

Tra i primi a mostrare la propria vicinanza ai familiari delle vittime, il sindaco Paolo Truzzu, attraverso un messaggio inviato a Luchino Chessa, presidente dell’Associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby Prince.

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“Caro Presidente – scrive il primo cittadino – ho appreso della sentenza del Tribunale di Firenze attraverso la quale vengono dichiarate prescritte le richieste dei familiari delle vittime. A distanza di trent’anni, e dopo fatti inconfutabili stabiliti anche nelle aule parlamentari, è evidente che giustizia non è stata fatta. Sono solidale – ha aggiunto Truzzu – a tutti i parenti delle vittime e auspico, ancora una volta che, insieme alla verità, vengano risarciti i familiari. Dopo tanti anni, sarebbe il minimo”.

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