MiSE e MEF: “Studio Confindustria superato e incompleto”.

“Il documento pubblicato ieri dal Centro Studi Confindustria sulla risposta economica italiana ed europea all’emergenza Covid-19 contiene dati ormai superati, incompleti e fuorvianti”. Questa in breve la sintesi della nota congiunta dei Ministeri allo Sviluppo Economico e dell’Economia e Finanze ai dati diffusi da Confindustria. 

In particolare i ministeri avrebbero ravvisato incongruenze, ad esempio, sull’entità dei sussidi erogati dall’Italia rispetto al altri Paesi europei: “Per quanto riguarda i sussidi – si legge nel documento di Confindustria – la Germania ha erogato oltre 13 miliardi di euro a piccole imprese e autonomi (in circa due mesi) contro i 4,7 della Francia (erogati in poco più di due mesi) e i 2,4 dell’Italia (per il solo mese di marzo)”. Per i ministeri, invece, l’Italia ha erogato quasi 6 miliardi a quasi 5 milioni di persone per tutte le indennità di marzo e aprile, quindi più della Francia. Peraltro, i ministeri confermano che per le piccole imprese è operativo anche il bonus affitti, lo sconto sulle bollette, l’abbuono Irap di giugno e dalla prossima settimana inizieranno le erogazioni dei contributi a fondo perduto, che porteranno l’importo complessivo a poco meno di 20 miliardi di euro.

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Ancora, in merito alla liquidità, nella nota MiSE-MEF si afferma che “Confindustria ha omesso i 277 miliardi totali della moratoria sui crediti e mutui, di cui hanno beneficiato 2,6 milioni tra cittadini e imprese e la cui inclusione modificherebbe sensibilmente, a vantaggio dell’Italia, il paragone e le considerazioni critiche”.

“Naturalmente – ammettono i due ministeri – è vero che alcune misure hanno riscontrato criticità nei tempi di attuazione, prima fra tutte la Cassa integrazione in deroga, che ha scontato una procedura troppo complessa. Il Governo ha riconosciuto il problema, e per questo ha introdotto modifiche importanti nel decreto Rilancio. Individuare criticità e problemi è importante e utile, tuttavia auspichiamo che le analisi e le valutazioni di tutti siano sempre fondate su un esame e un uso accurato dei dati”.

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