Miriam Dalli: “Compagnie spingono consumatori a scegliere voucher rispetto ai rimborsi”.

L’eurodeputata del gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici, Miriam Dalli, in una recente interrogazione ha evidenziato il comportamento scorretto delle compagnie aeree, colpevoli di non applicare le disposizioni del regolamento europeo in materia di rimborsi.

“Poiché i viaggi aerei nell’UE sono diminuiti fino al 90%, sempre più consumatori chiedono rimborsi. Tuttavia, alcune compagnie aeree stanno tentando invece di emettere buoni, spingendo i consumatori a scegliere buoni rispetto ai rimborsi. Queste compagnie aeree cambiano costantemente le loro politiche e invocano lunghi tempi di attesa per rinviare i rimborsi. Alcuni stanno persino rendendo estremamente difficile per i consumatori contattarli”.

“Ai sensi degli orientamenti dell’UE sulla crisi Covid-19 – prosegue la Dalli -, i passeggeri dovrebbero poter scegliere un voucher o un rimborso. Pur riconoscendo l’importante ruolo del settore aereo nell’economia, dobbiamo anche riconoscere che i cittadini dell’UE non dovrebbero subire ulteriori perdite finanziarie a causa del diniego del rimborso da parte delle compagnie aeree”.

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L’eurodeputata ha quindi chiesto alla Commissione von der Leyen se sarà istituito un fondo di viaggio di emergenza dell’UE per sostenere le compagnie aeree e garantire i diritti dei consumatori, in che modo garantirà i diritti di quei cittadini che desiderano un rimborso e proteggerà i diritti dei passeggeri nel caso di fallimento degli operatori di viaggio.

Ieri a nome della Commissione europea è intervenuta l’esponente romena Adina-Ioana Vălean: “Il 18 marzo 2020 la Commissione ha adottato orientamenti sui diritti dei passeggeri per garantire  l’applicazione coerente delle norme in tutta l’UE, di fronte alle cancellazioni di massa a causa della pandemia di Covid-19. Ai sensi del regolamento (CE) n. 261/2004, in caso di cancellazione dei voli, le compagnie aeree devono offrire ai passeggeri la scelta tra rimborso e reinstradamento. Poiché il reinstradamento non è praticabile nella maggior parte dei casi in questo momento, i passeggeri devono essere rimborsati. Con le stesse regole, le compagnie aeree hanno la possibilità di offrire buoni di viaggio invece di un rimborso, ma solo con l’accordo esplicito dei passeggeri. Il diritto dei passeggeri di ottenere il rimborso in denaro è anche il punto di partenza della Raccomandazione della Commissione, del 13 maggio 2020, relativa ai buoni offerti ai passeggeri e viaggiatori”.

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“Questa raccomandazione – ha proseguito Adina-Ioana Vălean – suggerisce vari mezzi per rendere i buoni più attraenti. Ciò contribuirebbe ad alleviare i problemi di liquidità dei vettori e agenzie di viaggio e, in definitiva, potrebbe portare a una migliore protezione degli interessi di consumatori”.

“Gli Stati membri sono invitati a istituire sistemi di garanzia a tutela dei passeggeri contro il fallimento del vettore o dell’organizzatoreTutte le misure di sostegno istituite a livello dell’UE per fornire assistenza al settore sono anche elencato nella Raccomandazione”.

foto © European Union 2014 – source:EP, Genevieve ENGEL

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