Minori: ecco ‘iopartecipo’ lo spazio di ascolto per i giovani.
Un punto di riferimento per l’ascolto e la partecipazione di tutti i ragazzi che vivono in Italia. È quello che da oggi mette a disposizione l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza con il sito iopartecipo.garanteinfanzia.org. La piattaforma, oltre a offrire risorse e documenti, riunisce i tre strumenti con i quali l’Agia intende dare ascolto alle richieste e alle esigenze dei minorenni sulle scelte che li riguardano. Si tratta della Consulta delle ragazze e dei ragazzi, attiva sin dal 2018, di uno spazio di consultazione online e del Consiglio nazionale delle ragazze e dei ragazzi che si insedia nel pomeriggio di domani a Roma (in diretta streaming su iopartecipo dalle 15).
“Sin dall’inizio del mio mandato ho creduto nella necessità di valorizzare la partecipazione dei ragazzi”, commenta l’Autorità garante Carla Garlatti. “Con questo sistema finalmente possiamo offrire uno spazio aperto a tutti, dove ciascuno potrà trovare il modo di far arrivare la propria voce alle istituzioni”.
È composta da ragazzi tra 13 e 17 anni e da un quinquennio supporta da vicino l’attività dell’Autorità garante. La Consulta non solo risponde a sue specifiche richieste ma affronta anche questioni proposte dai ragazzi stessi, al fine di aumentare la consapevolezza dell’Autorità garante rispetto alle necessità da portare all’attenzione delle istituzioni. I ragazzi selezionano i temi, li approfondiscono con l’aiuto di esperti e – attraverso lo studio di documenti e attività correlati al tema (per esempio visione di film, visite a mostre e luoghi istituzionali) – li discutono insieme nella sede dell’Autorità per esprimersi su una posizione condivisa da tutto il gruppo. In questi anni la Consulta ha contribuito ad attività di studio e ricerca, a documenti e a raccomandazioni. Tra i temi già affrontati: il “consenso digitale”, i diritti dei figli nella separazione dei genitori, l’affido congiunto, il diritto al gioco e allo sport dei minorenni con disabilità, il bullismo e il cyberbullismo, l’accesso al test HIV per i minorenni, i diritti dei minori stranieri non accompagnati, i diritti di bambini e ragazzi ricoverati in ospedale e numerosi altri. Tra gli argomenti individuati quest’anno dalla Consulta, invece, i diritti dei minorenni Lgbtq+, i disturbi del comportamento alimentare, l’hate speech, la violenza di genere tra pari e i ragazzi fuori famiglia.
“L’idea nasce dall’esigenza di arricchire con contributi di adolescenti di tutto il territorio nazionale la bella esperienza della Consulta”, spiega Carla Garlatti. “Il nuovo organismo di partecipazione è composto da 30 ragazzi (destinati a diventare 50), di età compresa tra 13 e 17 anni, provenienti da differenti regioni e contesti sociali. L’attività si svolgerà prevalentemente online, ma per la seduta di insediamento ho voluto riunire tutti i partecipanti nella sede dell’Agia, per incontrarli di persona”. Il Consiglio nazionale lavorerà per commissioni tematiche che si riuniranno online una volta al mese per parlare di uno dei temi individuati nella seduta inaugurale. Ogni quattro mesi i ragazzi chiuderanno il ciclo consultivo e si ritroveranno a Roma per presentare le conclusioni e le raccomandazioni relative alla tematica approfondita e per individuare il tema da affrontare nel ciclo successivo. Il progetto è realizzato in collaborazione con Defence for Children Italia e con un gruppo di organizzazioni che hanno accompagnato lo sviluppo del network nazionale Voice Now, dedicato alla partecipazione delle persone minorenni: Arciragazzi nazionale, Associazione Amici del villaggio Consiglio regionale del Veneto, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia-Romagna, Comitato italiano per l’Unicef, Terres des Hommes Italia, alle quali sono aggiunte più di recente Sos Villaggi dei bambini onlus, Cngei (Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani), Agesci, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Sardegna, Save the Children Italia, Associazione I girasoli onlus e il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Basilicata in collaborazione con le consulte studentesche regionali.
Con iopartecipo l’Autorità garante si è dotata di una piattaforma propria per continuare l’esperienza di consultazioni già svolte come “La scuola che vorrei” e “Il futuro che vorrei”, due indagini – realizzate in collaborazione con la Consulta delle ragazze e dei ragazzi – alle quali hanno partecipato decine di migliaia di studenti. Lo strumento rappresenterà uno spazio permanente per raccogliere opinioni e sollecitazioni da parte dei minorenni presenti in Italia su temi di loro interesse.