Migrazione Ue-Algeria, Demirel: “Tunisia “scarica” i rifugiati al confine”.

Le organizzazioni non governative e i giornalisti hanno segnalato più volte che le autorità tunisine stanno scaricando i rifugiati al confine del Paese con l’Algeria. Secondo le stime dell’agenzia di stampa AFP, solo tra giugno e settembre 2023, più di 3000 persone sono state abbandonate al confine tra Tunisia e Algeria e come riportato dall’organizzazione per i diritti umani FTDES, a maggio 2024, una singola operazione su larga scala ha visto la deportazione di circa 300 rifugiati nella zona di confine.

Nonostante ciò, sempre per rimanere nel perimetro dei ‘doppi standard’ della democratica Europa, l’Ue ha ben deciso di siglare un accordo con la Tunisia, guidata dal nuovo dittatore Kais Saied.

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Sul tema della sicurezza con il confine con la Tunisia, Paese investito da una nuovo inverno dei diritti, l’eurodeputata Özlem Demirel del gruppo La Sinistra, ha chiesto alla Commissione europea di riferire sullo stato attuale della cooperazione Ue-Algeria e se siano state presentate richieste per finanziare progetti mirati a mettere in sicurezza il confine con la Tunisia e i migranti.

Ma, come prevedibile, non c’è alcuna novità rilevante sulla questione, dato che l’Ue, come ricordato oggi dall’Alto rappresentante Josep Borrell, non ha concluso alcun accordo con l’Algeria sulla riammissione di cittadini algerini in situazione irregolare nel territorio dell’UE né sulla gestione della migrazione irregolare da
Paesi terzi.

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Allo stato dell’arte, l’UE e l’Algeria hanno solo concordato di cooperare per sostenere il rimpatrio volontario assistito e la reintegrazione nei loro Paesi di origine dei migranti bloccati in Algeria attraverso un
programma attuato dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni.

Infine, l’Algeria non ha inviato alcuna richiesta alla Commissione per sostenere progetti volti a proteggere
il confine con la Tunisia e non sono in corso discussioni su questo argomento.

foto Jori Samonen da Pixabay.com