Migrazione e biodiversità raccontate nella mostra “We All Are B”.
La Fondazione MACC prosegue la sua programmazione dedicata ai festeggiamenti per i 250 anni del borgo di Calasetta con la mostra di arti visive e performative “We All Are B”.
La mostra, che sarà inaugurata il 27 settembre, è parte del progetto Overlap, che indaga la relazione tra migrazione e biodiversità e lo fa attraversando la Sardegna da nord a sud, toccando due sedi per un unico percorso espositivo, partendo dagli spazi del MACC di Calasetta e approdare poi ad ottobre allo spazio Cult di Alghero.
L’iniziativa, di durata triennale, ha preso il via nel 2019 sull’isola dell’Asinara, e vede coinvolti diciannove partner internazionali, tra cui l’Università di Cagliari, l’Università di Sassari, il Centro Studi Fauna, il Living Theater e il Centre Chorégraphique National de Nantes. Un progetto multidisciplinare, tra arte e scienza, che ha come oggetto di ricerca la sovrapposizione delle rotte migratorie degli uccelli e degli uomini, concentrandosi, in particolare, sulla migrazione come fenomeno biologico prima che culturale.
“Fulcro dell’esposizione – spiegano i curatori Dario La Stella e Valentina Solinas – è una mappa tridimensionale, che attraverso foto, video, sculture e contributi sonori rivela un mondo composto da continui spostamenti, da rotte consumate e da nuovi orizzonti”.
Parte della mostra è il reportage realizzato nelle tonnare del sud Sardegna da Ambra Zambernardi, antropologa dell’Università di Torino ed esperta di tonnare del Mediterraneo. Un omaggio ai tabarchini e alla pesca del tonno rosso in occasione delle celebrazioni per i 250 anni della fondazione di Calasetta.
Ma “We All Are B” prevede anche un momento performativo: sabato 26 settembre andrà in scena a Calasetta “Bio Tracing”, pezzo di danza site-specific con coreografie sviluppate a partire dalle mappe emotive realizzate all’interno del progetto Overlap. A esibirsi quattro performer: Dario La Stella, Valentina Solinas, Ambra Zambernardi e Yvonne Bello.