Migranti, Openpolis: “Fallimento dell’accoglienza in Italia”. Affidamenti diretti al 66%.

Sulla base dei risultati del nuovo rapporto “Centri d’Italia”, il sistema dell’accoglienza dei migranti italiano è icontrovertibilmente fallimentare. A rimarcarlo oggi la Fondazione Openpolis, particolarmente critica verso la cosiddetta “retorica dell’emergenza”.

Un fallimento annunciato è il nuovo rapporto sul sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati in Italia (tra i quali quelli ospitati nelle province della Sardegna), realizzato da ActionAid e openpolis nell’ambito del progetto Centri d’Italia. Un rapporto che è arrivato alla sua settima edizione, la terza da quando è online Centri d’Italia, la prima piattaforma di monitoraggio indipendente sul sistema di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati nel paese.

“Si tratta – spiegano da Openpolis – di un progetto che permette a chiunque di accedere ai dati sul sistema di accoglienza italiano con informazioni di dettaglio fino al singolo centro. Un modo per restituire all’opinione pubblica, ma anche ai decisori, informazioni che dovrebbero essere pubbliche ma che invece è estremamente difficile rintracciare”.

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Infatti, come ricordato dai promotori della ricerca, ottenere i dati necessari ad alimentare la piattaforma e sviluppare il rapporto non è stato facile: “Siamo dovuti ricorrere a formali richieste di accesso agli atti a cui è stato inizialmente opposto un diniego e siamo riusciti ad accedere ai dati solo dopo diversi passaggi. Anche per questo, oltre alla tradizionale disamina dei centri di accoglienza, della loro capienza e della loro distribuzione, siamo tornati ad analizzare i contratti pubblici con cui viene assegnata la gestione delle strutture di accoglienza.

Mentre negli anni 2018-2021 i problemi erano mitigati da flussi migratori in calo, negli ultimi due anni si è registrata una crescita degli ingressi nel sistema. Per questo diventa particolarmente interessante verificare come si è evoluta nel corso degli ultimi anni la dinamica dei contratti pubblici, secondo Openpolis: “Le prefetture infatti sembrano sempre più in difficoltà ad assegnare gli appalti per l’accoglienza e ricorrono sempre più spesso ad affidamenti diretti o altre procedure in cui il grado di trasparenza e competitività degli appalti si riduce, ampliando le possibilità che emergano fenomeni di malagestione”.

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Non dovrebbe sorprendere, quindi, il dato per il quale il 66% della quota di appalti per l’accoglienza è stato assegnato in affidamento diretto nei primi otto mesi del 2023, a fronte del 35% registrato nel 2020.

“Questa situazione, a tratti critica, non pare giustificata dal numero di migranti in ingresso che, per quanto elevato, non ha superato livelli già affrontati negli scorsi anni. Malgrado ciò, invece che affrontare le numerose questioni aperte (che denunciamo da anni) il governo di Giorgia Meloni si è limitato ad emanare o provvedimenti che non hanno alcun impatto sul sistema di accoglienza o norme che regolarizzano prassi disfunzionali“, aggiungono da Openpolis che, tra i vari provvedimenti analizzati in “Un fallimento annunciato”, evidenzia la creazione di un nuovo circuito di accoglienza dedicato a strutture “temporanee” che possono essere aperte in assenza di posti nei centri di accoglienza straordinaria (Cas) e in cui non è previsto alcun servizio per le persone accolte che non si limiti al semplice albergaggio.

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