Migranti, Johansson: “Trasferiti dall’Italia 699 richiedenti protezione internazionale”

Dopo 4 mesi è arrivata la risposta della Commissione europea all’interrogazione dell’eurodeputata del gruppo Identità e Democrazia, Silvia Sardone, circa i ricollocamenti dei migranti arrivati dal 2017 al 2019 nel nostro Paese via mare. 

Lo scorso mese di novembre la deputata europea lamentava che: “Nonostante le promesse e i proclami continuano a esserci numerose difficoltà nei ricollocamenti dei migranti sbarcati in Italia. Nonostante gli accordi annunciati agli organi di stampa, i migranti sbarcati da navi di Ong non sono poi stati effettivamente trasportati nei paesi che si erano detti disponibili a farlo o comunque le operazioni di ricollocamento sono state molto lente e non verso tutti i paesi coinvolti. Vorremmo capire quanti migranti sbarcati in Italia nel 2017, 2018 e 2019 sono stati ricollocati in altri Paesi europei”.

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La risposta della Commissione von der Leyen è arrivata grazie all’intervento della Commissaria per gli Affari Interni Ylva Johansson: ” In linea con le decisioni del Consiglio relative alla ricollocazione adottate nel settembre 2015, durante il meccanismo sono stati ricollocati 34 700 richiedenti protezione internazionale, 12 700 dei quali provenienti dall’Italia. Riguardo alla ricollocazione volontaria, tra il 27 giugno 2018 e il 10 febbraio 2020 sono stati trasferiti dall’Italia in altri Stati membri 699 richiedenti protezione internazionale. Di questi, 154 erano sbarcati in Italia nel 2018, quando le ricollocazioni erano effettuate nel quadro di accordi bilaterali tra Stati membri senza la partecipazione della Commissione, e 545 sono stati ricollocati a seguito di sbarchi in Italia nel 2019, quando la Commissione era stata invitata ad assumere il compito di coordinare tali operazioni.

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La commissaria svedese ha poi ricordato nel suo intervento, i Paesi che hanno collaborato alle operazioni: “Nove Stati membri hanno partecipato almeno una volta a un’operazione di ricollocazione volontaria dall’Italia: Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Spagna. In taluni casi il trasferimento di alcuni dei richiedenti è stato ritardato, per lo più a causa delle lunghe procedure di sicurezza degli Stati membri di ricollocazione e delle difficoltà logistiche nell’organizzazione dei trasferimenti. Tuttavia la Commissione sta collaborando con gli Stati membri per garantire che tutti i trasferimenti vengano effettuati nel più breve tempo possibile. In tal senso, e a seguito della dichiarazione di intenti di Malta firmata da Malta, Italia, Francia e Germania il 23 settembre 2019, la Commissione ha convocato una serie di riunioni tecniche con gli Stati membri e le agenzie dell’UE per razionalizzare il processo. Di conseguenza è stata sviluppata una serie di procedure operative standard comuni per garantire la rapida ricollocazione dei richiedenti protezione internazionale”.

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