Microsoft, Stefania Zambelli: “Verificare che non vi siano violazioni della normativa europea in materia di tutela e protezione dei dati”.
L’eurodeputata del gruppo Identità e Democrazia, Stefania Zambelli, ha chiesto l’intervento della Commissione europea in materia di verifica della normativa europea in materia di tutela e protezione dei dati delle istituzioni europee da parte del colosso americano Microsoft.
Nel suo intervento l’esponente di ID, ha ricordato quanto riportato dal rapporto del Garante europeo della protezione dei dati pubblicato lo scorso luglio 2020, nel quale si evidenzia che l’accordo del 2018 per la fornitura di servizi tra istituzioni europee e Microsoft prevede, di fatto, che i dati personali, legali, finanziari, politici e commerciali delle istituzioni europee siano pienamente a disposizione del colosso americano dell’informatica.
“Considerato che tali dati possono essere trattati con ampia discrezionalità da Microsoft, anche tramite la loro esportazione e, quindi, potrebbero essere utilizzati in violazione delle norme europee sulla privacy e che il garante rileva che le istituzioni europee non sono in grado di esercitare nessun controllo sul trattamento, sull’ uso e sulla custodia di tali dati, sarà rivisto l’accordo con Microsoft e chieste garanzie sul rispetto della privacy, della conservazione e localizzazione dei dati, per evitare la diffusione illegale degli stessi, anche attraverso appositi software?”.
Nei giorni scorsi è intervenuto il Commissario Johannes Hahn a nome della Commissione europeo: “La Commissione non mette a disposizione di Microsoft tutti i suoi dati personali, giuridici, finanziari, politici e commerciali e non lo ha mai fatto in passato. La relazione pubblicata dal Garante europeo della protezione dei dati il 2 luglio 2020 non contiene alcuna dichiarazione in merito”.
“La Commissione, rappresentata dalla direzione generale dell’Informatica (DIGIT) ha iniziato a rinegoziare l’accordo di licenza interistituzionale con Microsoft nel novembre 2019, al fine di allineare le condizioni in materia di protezione dei dati alle prescrizioni del regolamento (UE) n. 2018/17251. Di conseguenza – ha aggiunto Hahn – nel maggio 2020 è stato firmato un nuovo addendum sulla protezione dei dati personalizzati. La negoziazione dell’addendum sulla protezione dei dati personalizzati ha seguito gli orientamenti dettagliati forniti dal Garante europeo della protezione dei dati durante l’indagine e affronta adeguatamente tutti i problemi elencati nella relazione”.
“L’addendum sulla protezione dei dati personalizzati migliora le salvaguardie per garantire un’adeguata protezione dei dati personali trattati da Microsoft per conto della Commissione. A tal fine prevede, ad esempio, disposizioni chiare sui periodi di conservazione dei dati e sull’ubicazione dei dati memorizzati. L’addendum non può essere modificato unilateralmente. Esso conferisce inoltre alla Commissione ampi diritti di audit per garantire il rispetto da parte di Microsoft degli obblighi che le incombono a norma del regolamento (UE) 2018/1725 e dell’addendum. Tuttavia, la DIGIT monitora gli sviluppi pertinenti, come i nuovi aspetti tecnici, e continuerà a garantire la conformità alla normativa in materia di protezione dei dati in linea con gli orientamenti del Garante europeo della protezione dei dati e con la giurisprudenza”, ha concluso il Commissario europeo.
fonte europarl.europa.eu