Michele Cossa (Riformatori Sardi): “Promuovere la divulgazione dell’educazione finanziaria”.

Michele Cossa

Nelle ultime due legislature si è iniziato a discutere, all’interno del Consiglio Regionale della Sardegna, sulla necessità di portare maggiore qualità nell’insegnamento delle materie economiche e finanziare nelle scuole sarde. Il tentativo di migliorare la divulgazione economica e finanziaria nell’Isola è stato suggerito nella precedente Legislatura con il progetto di legge n. 506 dell’8 novembre 2018 (a firma dei consiglieri Cossa, Dedoni, Crisponi e Marras) e attualmente con la proposta di legge regionale n. 34 del 18 luglio 2019 (a firma dei consiglieri regionali Cossa, Marras, Salaris e Satta Giovanni Antonio). Entrambi i due progetti di legge hanno proposto la promozione di iniziative in ambito scolastico rivolte alla sperimentazione didattica ed educativa relativamente alle tematiche economiche, finanziarie e del risparmio per creare, così, le premesse per una diffusione delle competenze in materia finanziaria e formare cittadini-risparmiatori maggiormente responsabili.

L’On. Michele Cossa dei Riformatori Sardi, uno dei firmatari di entrambe le proposte di legge, ha le idee ben chiare circa l’utilità del provvedimento.

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On. Cossa, allo stato attuale la proposta di legge 34 del 18 luglio 2019 è già stata discussa in Assemblea o è all’esame della Commissione competente?

Al momento è stata assegnata alla commissione competente. Spero che approdi in aula quanto prima perché essa affronta un tema di grande importanza per le tasche dei sardi.

Nella precedente legislatura il Progetto 506 dell’8 novembre 2018 riprendeva le stesse tematiche. Come mai non è stato approvato in Aula?

Non c’erano i tempi tecnici (mancavano pochi mesi alla fine della legislatura) e per la verità tocca un tema sul quale la stessa classe politica non è preparata. Viene vissuto con distacco, come se fosse un fatto che riguarda solo i singoli: l’esperienza dimostra invece che ha un impatto sociale enorme, con moltissima gente che si è affidata a mediatori finanziari che hanno dilapidato i loro risparmi, talora operando per conto di blasonati istituti di credito.

Michele Cossa

Quando si presume sarà votato in aula il progetto di legge 34?

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Dipende dal presidente dell’assemblea e dalla conferenza dei capigruppo.

Secondo lei coinvolgere giovani imprenditori, che già operano nel territorio, per la formazione degli studenti sardi o in generale degli under35, potrebbe essere una ulteriore possibilità da inserire attraverso un intervento ad hoc (es. proposta di legge regionale)?

La divulgazione dell’educazione finanziaria dev’essere realizzata attraverso tutti i canali possibili, purché questi si muovano in una posizione di autonomia rispetto alle banche e agli operatori del settore. Essa punta non semplicemente a informare, ma a educare, cioè dotare i cittadini degli strumenti necessari per capire il funzionamento del mercato finanziario e a utilizzarne le potenzialità con un buon grado di autonomia rispetto agli intermediatori.

Il rapporto tra organizzazioni della società civile qualificate e scuole locali è spesso in salita. Fermo restando la discrezionalità delle dirigenze scolastiche e dell’Ufficio Scolastico Regionale cosa potrebbe ideare il Consiglio Regionale della Sardegna per incentivare le sinergie tra scuole e operatori del territorio ?

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A mio avviso basterebbe utilizzare gli strumenti già esistenti, a partire dal Piano dell’offerta formativa di cui ogni scuola è obbligata a dotarsi e che spesso si riduce a un semplice adempimento burocratico che viene fotocopiato anno dopo anno. Il rapporto tra scuola, società civile e istituzioni (soprattutto le amministrazioni comunali) è di straordinaria importanza, e non può essere ridotto all’effettuazione della manutenzione degli edifici o alla presenza ai saggi di fine anno scolastico. Non utilizzare le forme di collaborazione e le sinergie – formali o informali – possibili è uno spreco enorme, che va a scapito dei ragazzi e dell’intera comunità.

Foto Michele Cossa

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