Mercato immobiliare nel Cagliaritano: cresce la ricerca di case più grandi, l’area urbana prevale sulla città.

L’epidemia di Covid ha modificato anche l’andamento del mercato immobiliare nella provincia di Cagliari. Si cercano case più grandi rispetto al passato e si predilige l’area urbana rispetto alla città e al suo centro. La richiesta di maggiori spazi è legata alle nuove esigenze dettate dallo smart working e dalla didattica a distanza, che hanno influenzato gli stili di vita nel periodo peggiore della circolazione virale.

In Sardegna il maggior numero di transazioni si registra in provincia di Cagliari, ben 5767. E in quest’ambito territoriale il mercato più vivace è quello dell’area urbana che cinge il capoluogo. Se nel Sassarese la ricerca è orientata verso una metratura “piccola”, che va dai 50 metri quadrati agli 85, nel Cagliaritano si predilige la taglia media (85 – 115 mq): una fascia in crescita rispetto agli scorsi anni perché l’interesse arriva soprattutto da parte di famiglie fino a quattro componenti.

È la fotografia del mercato immobiliare del Sud Sardegna presentata dalla Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari) della Confcommercio Sud Sardegna.

LEGGI ANCHE:  Sicurezza: 17 mila giocattoli sequestrati dai NAS.

Secondo l’analisi dell’associazione di categoria, il calo del numero di transazioni è del -6,8% a livello provinciale, arrivato al 9,8% nel capoluogo e del 5,1% nella macroarea “Area Urbana Cagliaritana”. Lo stesso andamento, con un calo generalizzato, si ha per quasi tutte le macroaree provinciali, con cali sino al 23,9%.

Tra le macroaree più dinamiche si segnala la sostanziale tenuta (+0,1%) del “Sarrabus”, macroarea che comprende il Comune di Villasimius e la località Costa Rei, mentre l’altra macroarea a forte vocazione turistica “Costa Sud”, che comprende le località turistiche Santa Margherita, Nora e Chia, presenta un calo nelle transazioni del 13,6%.

Nel complesso, le variazioni registrate evidenziano che il calo delle transazioni nella provincia dovuto al blocco, quasi totale, delle stipule degli atti di compravendita nel periodo di emergenza sanitaria (marzo-maggio 2020) è stato quasi del tutto recuperato nel secondo semestre del 2020.

Stabile il Sarrabus, mentre Basso Cixerri (+13,8%), Arburese-Monte Linas (+5,2%), Medio Campidano (+7,5%) e Trexenta (+23,8%) sono le uniche microaree in crescita.

Sarrabus e Costa Sud, con basso Campidano e Marmilla in minima parte, sono le uniche macroaree con un lieve aumento nella quotazione media.

LEGGI ANCHE:  Volontariato, si va verso il "servizio civile scolastico?".

Per quanto riguarda il Comune di Cagliari, l’Osservatorio del Mercato Immobiliare divide il territorio del Comune di Cagliari in 22 zone. La microarea (San Benedetto, Tribunale, Via Sonnino) conferma la grande vitalità nelle transazioni: è la zona con il maggior numero di compravendite del 2020 (circa 250). In costante crescita Sant’Avendrace e San Michele: sono 168 le compravendite registrate.

Conferma per Pirri (Pirri Centro, Monreale, Santa Maria Chiara), che registra 167 operazioni immobiliari. Sommando le altre due zone della municipalità di Pirri (da Barracca Manna a via Vesalio) le compravendite sono ben 304.

In vetta alla classifica dei prezzi, nel secondo trimestre, il quartiere Poetto con una quotazione di euro 2.583 al metro quadro. Seguono Genneruxi, con 2.217 euro al metro quadrato, Monte Urpinu e Bonaria (2163), Marina e Stampace 2.113, Quartiere del Sole e La Palma con 2.075, via Pola, via Merello e Buoncammino con 2.050, San Benedetto, Tribunale e via Sonnino con 1.950 e Amsicora e Monte Mixi con 1.925.

LEGGI ANCHE:  Suicidio carcere di Bancali, la Garante: "Fallimento della politica penitenziaria".

“Dopo quattro anni di intensa crescita i finanziamenti bancari alle famiglie hanno segnato un marcato rallentamentoconcentrato nel primo semestre, le banche in alcuni casi non agevolano l’acquisto chiedendo spesso e volentieri l’inserimento di clausole sospensiva nei contratti”, ha spiegato il presidente della Fimaa di Confcommercio Marco Mainas, “la domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie è tornata a crescere nella seconda metà del 2020. Tuttavia, per il prossimo futuro, possiamo dire che la domanda per il mercato residenziale è in aumento rispetto al 2020 per il 60,7 per cento dei mediatori, abbiamo rilevato che il mercato nei primi mesi del 2021 è stabile nel 53,6 per cento dei casi, mentre per il 35,7 per cento è in aumento. Il 65,6 per cento dei mediatori ci dicono che è presente sempre di più l’esigenza di avere appartamenti da 50 a 100 metri quadrati e da 100 a 150 con terrazza o spazi esterni”.