Mercato del lavoro. La carenza di competenze pesa sempre di più nelle PMI dell’UE.
Da un nuovo sondaggio Eurobarometro, emerge che la carenza di competenze è uno dei problemi più gravi per le piccole e medie imprese (PMI) nell’UE. La sfida della carenza di competenze è cresciuta nel corso degli anni e ora abbraccia tutti gli Stati membri dell’UE e tutti i settori dell’economia.
Nel dettaglio, secondo l’istituto di ricerca, la carenza di competenze rappresenta un problema serio per le imprese più piccole e medie in Europa, essendo identificata come tale dal 53% delle microimprese (<10 dipendenti), dal 65% delle piccole imprese (10-49 dipendenti) e dal 68% delle medie imprese. imprese di grandi dimensioni (50-249 dipendenti). Guardando indietro ai due anni precedenti, il 61% delle microimprese e l’80% delle medie imprese hanno avuto difficoltà a trovare e assumere personale con le giuste competenze.
Le PMI si trovano spesso ad affrontare una carenza di competenze per quanto riguarda il personale tecnicamente formato come gli addetti ai laboratori, i meccanici o altri. Quasi la metà (42%) delle PMI europee ha dichiarato di dover far fronte a carenza di personale qualificato. Ciò è particolarmente problematico per le PMI del settore industriale e manifatturiero, con il 47% e il 50% delle PMI che lamentano problemi nell’assumere personale tecnico competente.
La carenza di competenze colpisce le PMI in vari modi, determinando un aumento del carico di lavoro per il personale esistente, la perdita di vendite o opportunità di vendita nonché una riduzione della redditività e della crescita.
Solo una PMI su sette (14%) riferisce di assumere personale proveniente da altri Stati membri dell’UE per far fronte alle carenze di competenze, sebbene questa percentuale sia più elevata per le PMI più grandi. Le barriere linguistiche e, in misura minore, le difficoltà amministrative sono state identificate come i principali ostacoli all’incremento dell’assunzione di personale qualificato in tutta l’UE.
La maggioranza delle PMI ha espresso una relativa soddisfazione per il sostegno politico ricevuto nell’affrontare le carenze di competenze, indicando al contempo ulteriori margini di miglioramento. Quando si tratta di politiche che meglio supportano le loro esigenze, le microimprese menzionano soprattutto gli incentivi fiscali (39%) e i sussidi diretti (28%), mentre il 38% delle aziende di medie dimensioni evidenzia come più utile la formazione per il miglioramento delle competenze.
L’indagine di Eurobarometro, come confermato dal numero delle aziende coinvolte, circa 19350, rappresenta, in estrema sintesi, l’ennesima conferma del fallimento del circuito della formazione e istruzione europea.
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