Mentre il Paese va “a puttane” al Parlamento nasce l’intergruppo dedicato all’Harley Davidson.
I problemi in Italia non possono essere affrontati dalla classe dirigente italiana. A ricordarlo, se mai ce ne fosse bisogno, l’ennesima iniziativa stucchevole ed estemporanea alla luce della crescente crisi sociale e di identità del Paese, ovvero l’inaugurazione dell’intergruppo parlamentare dedicato all’Harley-Davidson mirato a “costruire una cultura motociclistica” nel “Bel Paese”.
Mentre sempre più giovani non aprono imprese in Italia, ci si cura di meno e, per fare un altro esempio, l’inverno demografico continua a colpire pesantemente la competitività italiana, il Parlamento italiano, ne più ne meno come un consumato Marchese del Grillo, guarda altrove: costruire la “cultura motociclistica”.
Questioni di tempistiche e opportunità che non possono che rimettere al centro il tema dell’astensionismo e della giustificazione del crescente disinteresse per la politica italiana.
Un agglomerato sempre più informe e indescrivibile (avendo terminato tutti gli eufemismi) che oggi si giustifica – dimenticando probabilmente le devastanti issues sociali ed economiche – con la necessità di “trasmettere la cultura motociclistica e la sicurezza”.
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