Medio Oriente. L’Assemblea generale dell’ONU approva una nuova risoluzione.

Una nuova risoluzione, adottata ieri a maggioranza dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha chiesto la fine dell’occupazione israeliana del territorio palestinese entro un anno.

Si tratta della prima risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite mai introdotta dallo Stato di Palestina, il cui testo è stato elaborato sulla base del parere consultivo della Corte internazionale di giustizia sulle conseguenze giuridiche derivanti dalle politiche e dalle pratiche di Israele nei Territori palestinesi occupati (TPO), tra cui Gerusalemme Est, del 19 luglio 2024.

“Con il voto favorevole di 124 Paesi, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha ribadito con forza il suo impegno per la realizzazione del diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione, compreso il diritto a uno Stato indipendente e sovrano, che viva fianco a fianco in pace e sicurezza con Israele, in conformità con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite”, ha dichiarato nell’occasione l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell.

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“In linea con la sua posizione comune di lunga data e con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ribadisco l’appello per una pace duratura e sostenibile e riaffermiamo che l’UE non riconoscerà le modifiche ai confini del 1967, né la sovranità israeliana sui territori occupati dal 1967, a meno che non vi sia un accordo tra le parti”.

Risoluzione che ha incassato anche l’approvazione di Hamas: “L’adozione di questa risoluzione esprime la vera volontà internazionale di sostenere la nazione palestinese e i suoi legittimi diritti, e soprattutto il diritto all’autodeterminazione e alla formazione di uno Stato indipendente con al-Quds come capitale”.

Hamas ha poi ringraziato i Paesi che hanno votato a favore della risoluzione, esortandoli a isolare il regime di “occupazione fascista” israeliano.

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