Medio Oriente, la Harris chiede all’Iran di non rispondere all’attacco di Israele.

Se il tuo Paese (sovrano) viene ripetutamente attaccato da uno Stato protetto dagli USA, la nazione colpita deve mordersi la lingua. Questo l’assioma suggerito dall’ultima dichiarazione della candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti d’America, Kamala Harris. Democratica, in sintesi, che ha chiesto all’Iran di non rispondere all’attacco missilistico condotto da Israele e sostenuto dagli USA, come dichiarato ieri alle Nazioni Unite dal rappresentante della missione permanente dell’Iran all’ONU.

Harris, in particolare, che ha affermato che la risposta dell’Iran al recente attacco di Israele sarebbe “un errore”, ha dichiarato che gli USA “sono pronti a difendere Israele” e, ancora più incoerentemente, “che ci deve essere una de-escalation nella regione”.

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Chiedere, però, di porgere l’altra guancia ad un Paese attaccato – mentre non si fa nulla per fermare il carnefice, costantemente foraggiato militarmente dal lontano 1948 – non rappresenta certamente un atto di grande competenza politica da parte di chi ambisce a guidare gli USA per i prossimi anni.

foto defense.gov, U.S. Army photo by Pfc, Josefina Garcia)