Medio Oriente, gli USA continuano a “spostare” armi e uomini.

Gli Stati Uniti d’America, mentre da una parte chiedono alle parti in causa di diminuire il livello delle ostilità, stanno ‘coerentemente’ mettendo in atto azioni “per la difesa di Israele”.

Il Dipartimento della Difesa, infatti, sta continuando a spostare navi e aerei in tutto il Medio Oriente per “garantire che gli Stati Uniti possano rispondere a una serie di evenienze”, ha affermato recentemente la vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, durante una conferenza stampa. 

In particolare, il gruppo d’attacco della portaerei USS Abraham Lincoln sostituirà il gruppo d’attacco della portaerei USS Theodore Roosevelt, che si trova nella regione del Comando Centrale degli Stati Uniti.

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Un Paese “diversamente diplomatico” che, come ricordato dallo stesso Segretario della Difesa Lloyd J. Austin III, ha ordinato ulteriori incrociatori e cacciatorpediniere con capacità di difesa contro missili balistici e chiesto il dispiegamento di altre squadre di caccia d’attacco in Medio Oriente, mentre continua ad appellarsi alle parti in causa a sostegno della de-escalation.

Parti le cui azioni delittuose non vengono considerate con lo stesso metro di giudizio da parte degli Stati Uniti d’America che, ad oggi, non ha minimamente stigmatizzato l’omicidio politico (per non chiamarlo atto di terrorismo) commesso da Israle in Iran, ribadendo, però, il refrain della necessità di proteggere Israele dalle “minacce provenienti dall’Iran, Houthi e altri gruppi terroristici sostenuti dall’Iran”. 

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foto Nato.int