Medio Oriente. Gli USA chiedono la descalation ma mandano altri militari.
La bipolarità della politica estera degli Stati Uniti d’America, continua a farsi sentire. Dopo gli appelli per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi in Medio Oriente, gli “esportatori di democrazia” hanno deciso, come confermato oggi dal Segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, di schierare nuove forze aggiuntive in Medio Oriente, tra cui un cacciatorpediniere, aerei da combattimento e bombardieri a lungo raggio.
Insomma, il presidente parcheggiato, Joe Biden, anche in questa parte finale del suo mandato, prosegue nel voler buttare benzina sul fuoco e scatenare le animosità in Medio Oriente. Nonostante ciò, dalle parti del Pentagono, c’è chi prova a indorare la pillola: “In linea con i nostri impegni per la protezione dei cittadini e delle forze statunitensi in Medio Oriente – ha dichiarato il portavoce del Pentagono, Pat Ryder -, il Segretario della Difesa ha ordinato lo spiegamento di ulteriori cacciatorpediniere missilistici balistici, squadroni di caccia e aerei cisterna e diversi bombardieri a lungo raggio B-52 dell’aeronautica militare statunitense nella regione”.
Forze che inizieranno ad arrivare in Medio Oriente nei prossimi mesi e che mirano a minacciare l’Iran e i suoi alleati: “Se l’Iran, i suoi partner o i suoi delegati sfruttassero questo momento per colpire personale o interessi americani nella regione, gli Stati Uniti adotteranno tutte le misure necessarie per difendere il nostro popolo”. Insomma, solo Israele può attaccare impunemente gli Stati sovrani della regione mediorientale e sterminare intere popolazioni, come sta avvenendo a Gaza, in assenza di misure della Comunità Internazionale. Non fa una piega…
foto Nato.int