Media Freedom Act: accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio europeo.

Il Consiglio ha raggiunto un accordo provvisorio con il Parlamento europeo sulla nuova legge per salvaguardare la libertà dei media, il pluralismo dei media e l’indipendenza editoriale nell’UE.

La legge europea sulla libertà dei media (EMFA) stabilirà un quadro comune per i servizi dei media nel mercato interno dell’UE e introdurrà misure volte a proteggere i giornalisti e i fornitori di media dalle interferenze politiche, facilitando al tempo stesso per loro operare oltre i confini interni dell’UE. Le nuove regole garantiranno il diritto dei cittadini ad accedere a un’informazione libera e plurale e definiranno la responsabilità degli Stati membri nel fornire le condizioni e il quadro adeguati per proteggerla. Da capire, con riferimento all’Italia, come tale processo potrà diventare sostanziale in un sistema informativo regionale e nazionale dove sono facilmente riscontrabili bandi per contributi all’editoria finalizzati a sostenere i grandi gruppi editoriali e, ancora, dove chi sbaglia tra gli operatori dell’informazione raramente viene punito dai rispettivi ordini.

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Ma, della bontà della legge, ne sono convinti i vertici Ue. “La proposta di regolamento risponde alle crescenti preoccupazioni nell’UE circa la politicizzazione dei media e mancanza di trasparenza nella proprietà dei media e nell’assegnazione dei fondi pubblicitari statali ai fornitori di servizi di media. Cerca di mettere in atto misure di salvaguardia per combattere l’interferenza politica nelle decisioni editoriali per i fornitori di media di servizio pubblico e privato, proteggere i giornalisti e le loro fonti e garantire la libertà e il pluralismo dei media”. Come ricordato sopra, non ci vuole una cima per comprendere quanto la stragrande maggioranza dei contributi pubblici per l’editoria siano votati al mantenimento di una informazione di pubblico servizio di facciata. Insomma, chi vuol vedere ne ha facoltà…

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Il beneficio del dubbio non si deve, però, negare a nessuno. Si spera, quindi che l’EMFA, basandosi sulle disposizioni della direttiva sui servizi di media audiovisivi del 2018 (AVMSD), riesca ad ampliare il suo campo di applicazione per includere la radio e la stampa e che il comitato europeo per i servizi dei media indipendente possa realmente promuovere l’applicazione coerente delle disposizioni chiave della nuova legge EMFA e dell’AVMSD in tutti gli Stati membri.

L’accordo, ancora, chiarisce la responsabilità degli Stati membri di garantire la pluralità, l’indipendenza e il corretto funzionamento dei fornitori di media pubblici che operano all’interno dei loro confini. Ancora, stabilisce l’obbligo per gli Stati membri di garantire l’effettiva protezione dei giornalisti e dei fornitori di media nell’esercizio della loro attività professionale e vieta agli Stati membri di utilizzare misure coercitive per ottenere informazioni su fonti dei giornalisti o comunicazioni riservate tranne in casi specifici.

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L’accordo provvisorio ora dovrà essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento una volta che il testo sarà stato messo a punto a livello tecnico. Sarà poi adottato formalmente da entrambe le istituzioni nella primavera del 2024.

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