Maturità digitale, FPA: “Cagliari tra i comuni più virtuosi d’Italia”.

Cagliari si conferma tra i comuni capoluogo italiani più maturi dal punto di vista digitale. È quanto emerge dall’ indagine realizzata tra aprile e maggio 2022 da FPA, società del gruppo Digital360, per Deda Next, realtà impegnata ad accompagnare la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione e delle aziende di pubblico servizio, e presentata oggi a FORUM PA 2022.

La ricerca, in particolare, ha analizzato il grado di maturità digitale dei 110 comuni italiani capoluogo sulla base di tre dimensioni: Digital public services, il livello di disponibilità online di 20 tra i principali servizi al cittadino e alle imprese; Digital PA, l’integrazione dei Comuni con le principali piattaforme abilitanti individuate dal Piano triennale per l’informatica pubblica (SPID, CIE, PagoPA, AppIO); Digital Openness, che misura il grado di apertura delle amministrazioni comunali in termini di numerosità e interoperabilità degli open data e il livello di  comunicazione con i cittadini attraverso i canali social.

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Immaginando il percorso di digitalizzazione come un Giro d’Italia in bicicletta, l’indagine individua quattro classi di maturità digitale collocando i comuni in quattro diversi momenti: “Riscaldamento”, “Partenza”, “Volata finale” e “Traguardo di Tappa”.

Cagliari migliora le proprie performance e si posiziona proprio nella fase “Traguardo di Tappa” con un indice Ca.Re. pari a 75 (vs 54 del 2021), riflesso delle significative performance dell’Indice Digital Public Services pari a 84 (vs 67 del 2021), dell’Indice Digital Openness pari a 70 (vs 47 del 2021) e dell’Indice Digital PA pari a 71 (vs 50 del 2021).

Il successo della transizione digitale spinta dal PNRR dipende molto, come sottolineato fin dal varo del Piano dal Premier Mario Draghi, dalla capacità degli Enti comunali di approcciare l’opportunità che si è creata – ha dichiarato Fabio Meloni, CEO di Deda Next -. È fondamentale dotarsi di una strategia complessiva dell’Amministrazione digitale costruendola con ampia visione olistica. Una strategia che parta dall’individuazione dei punti di forza e debolezza dell’Ente e che porti alla scelta consapevole delle misure di finanziamento a cui ricorrere, in maniera sinergica e complementare. La nostra esperienza, maturata lavorando stabilmente con 800 Comuni, ci dice che serve una visione sul futuro guidata dalle più alte aspirazioni di servizio e gestione del pubblico, che sia al contempo molto concreta”.

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Le risorse messe a disposizione dal PNRR, spiegano da Dede Next, rappresentano una occasione unica per tutti Comuni italiani. Per quelli ancora gravati da livelli di maturità più bassi, tali risorse costituiscono una fondamentale spinta per recuperare i ritardi accumulati nel tempo e per raggiungere gli obiettivi di digitalizzazione individuati a livello nazionale. Per quelli più avanzati, tali risorse costituiranno invece un’opportunità per migliorare ulteriormente quanto già realizzato, ma anche per ripensare globalmente i servizi rivolti all’utenza.

Il successo del percorso di digitalizzazione previsto dal PNRR dipenderà quindi molto dalla capacità delle Amministrazioni comunali di approcciare con una visione complessiva e integrata le opportunità offerte dal Piano. 

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