Massimo Zedda si “ripresenta” ufficialmente: “Rimettiamo al centro il dialogo”.

Giornata di presentazioni ufficiali oggi nella sede di via Emilia dove, dal palco della coalizione del Campo largo, il nuovo candidato Massimo Zedda ha di fatto aperto ufficialmente la propria campagna per la corsa al Comune di Cagliari.

Una investitura, come dichiarato in apertura dal segretario cittadino del Partito Democratico, Guido Portoghese, presentata nella sede “simbolo della sinistra cagliaritana e regionale, a conferma della centralità del Partito Democratico all’interno della coalizione”, e, ancora, arrivata al termine di un “percorso faticoso” mirato a portare avanti “un nuovo progetto di città”. Ente locale, come confermato dall’ultima esperienza di governo, ha aggiunto Portoghese, “dove è mancata la cura verso i cittadini e le cittadine”.

Alessandra Todde, Massimo Zedda, Guido Portoghese, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Alessandra Todde, Massimo Zedda, Guido Portoghese, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Cittadinanza alla quale si è rivolto nelle prime battute del suo discorso, il “nuovo” candidato della coalizione del Campo largo, Massimo Zedda: “Ho in mente un progetto di governo cittadino dove si possa mettere al centro il dialogo, sostenere le attività del mare e avvicinare la città alle periferie”. Impresa, quest’ultima, che potrebbe partire attraverso la rilettura del rapporto del comune con le sue periferie, partendo, secondo Zedda, dalla spiaggia di Sant’Elia: “Si potrebbe regalare alla città un secondo Poetto e, così, avvicinare la città al rione grazie all’insediamento di attività associative e produttive”.

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Spazio poi alle stilettate verso la gestione dei cantieri garantita negli ultimi 5 anni dall’Amministrazione Truzzu: “Nei primi 100 giorni di governo dobbiamo chiudere i cantieri ancora aperti – ha aggiunto Zedda – e mettere a disposizione della cittadinanza i parcheggi di proprietà dei vari assessorati nel centro storico”.

Massimo Zedda, foto Sardegnagol riproduzone riservata
Massimo Zedda, foto Sardegnagol riproduzone riservata

Criticità, mai risolte peraltro, che si sommano alla “diversamente intelligente” gestione delle strutture comunali: “La chiusura dell’ex-Art di Piazza Dettori, del Teatro Civico di Castello – prosegue – non ha portato a nulla. Serve ora una riqualificazione che possa permetterci di restituire alla città questi spazi. Il nostro comune deve tornare ad ospitare eventi e ad attrarre investimenti, magari sostenendo anche una sana competizione con le altre città europee”.

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Una rentrée che non ha risparmiato qualche commento sui diretti avversari a partire da Alessandra Zedda, candidata per il centrodestra: “Non dobbiamo consegnare la città alla Lega nord di Salvini”. Uscita, decisamente, più “morbida”, invece, quella sull’indipendente Giuseppe Farris: “La relazione con gli altri candidati – spiega ai microfoni di Sardegnagol – si potrà fare solo dopo l’esito del primo turno”.

Michele Ciusa, foto Sardegnagol, riproduzione riservata
Michele Ciusa, foto Sardegnagol, riproduzione riservata

Candidato, infine, che non esclude l’ingresso di Azione, Italia Viva e di Progetto Sardegna nel perimetro della coalizione. Dichiarazioni, per certi versi, contrastanti con gli aut-aut di alcuni esponenti della coalizione, come ricordato anche oggi da Michele Ciusa del Movimento 5 Stelle, per il quale la porta resta chiusa per “Azione e Italia Viva”.

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foto Sardegnagol, riproduzione riservata