Recovery Plan, Maria Laura Orrù: “Solinas e il suo vittimismo politico”.
Si avvicina la data di scadenza per la presentazione dei progetti strategici da presentare per la scrittura del Recovery Plan. Un appuntamento fondamentale che potrebbe trovare impreparata la Regione Sardegna per la consigliera regionale dei Progressisti, Maria Laura Orrù: “Con l’arrivo dei fondi europei dello strumento Next Generation EU, che per l’Italia ammontano a ben 81 miliardi di euro, la Sardegna potrebbe vivere un momento fondamentale per uno sviluppo socio-economico sostenibile”.
“È palese – ha aggiunto l’esponente dei Progressisti – che serva al più presto un piano strategico d’intervento. Come mai il Presidente Solinas e la sua maggioranza, invece, non convocano da ormai tre settimane un Consiglio per delineare insieme le linee strategiche di intervento per la nostra Regione? Abbiamo urgente bisogno di sapere se esiste un piano di innovazione e sviluppo per tutto il territorio da presentare al Governo, e se si sta andando ai tavoli di interlocuzione per la scrittura del Recovery Plan, al fine di capire quali linee di intervento perseguire per reperire i fondi utili allo sviluppo di opere fondamentali per l’Isola”.
Un’inerzia che sta condizionando la qualità della discussione sui piani strategici legati alla mobilità e al digitale per la consigliera dei Progressisti : “Abbiamo una rete ferroviaria vecchia, serve un potenziamento dell’asse Nord-Sud, che vada da Cagliari a Sassari e che preveda delle deviazioni sui maggiori porti e aeroporti della Sardegna, per attivare una mobilità su ferro capace di connettere l’Isola in maniera più sostenibile, anche per quanto riguarda le merci. Ancora rafforzare gli investimenti per potenziare la digitalizzazione e superare il digital divide, che significa dare più servizi chiari e precisi ai cittadini e consentire alle imprese di lavorare con più sicurezza e stabilità sul territorio”.
Dibattito assente anche sul tema del verde e dell’innovazione, per Maria Laura Orrù, per la quale si deve puntare allo sviluppo di una Sardegna più verde ed equa “accelerando la decarbonizzazione, modernizzando le infrastrutture elettriche e puntando con convinzione sulle energie green attraverso investimenti sulla ricerca e sull’innovazione tecnologica” e, ancora, ” incentivando nuovi modelli di ricerca e formazione, per investire su nuove figure professionali fondamentali per il nuovo mercato del lavoro”.
“Non vorrei che questo silenzio e questa inerzia siano voluti con lo scopo di arrivare al momento della scadenza e dare la colpa al Governo se non verremo inseriti all’interno del Recovery plan da presentare alla Commissione europea. Non è questo il modo per far valere l’Autonomia della Regione Sardegna, che va invece portata avanti con posizioni politiche chiare e forti, e che guardino sempre agli interessi della regione e della popolazione, e non con una contrapposizione (spesso cercata) che non fa bene a nessuno, soprattutto ai cittadini”, ha concluso Maria Laura Orrù.
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