Mandati traballanti, politiche di scarso impatto e difese improbabili.
Hanno approvato, in totale linea di continuità con il passato, affidamenti diretti e senza bando (come ricordano gli oltre 100milioni di euro nell’ultima approvazione di bilancio). Non hanno messo in campo alcuna politica innovativa in quasi 12 mesi di mandato e, per quel poco che si è visto, l’attuale “governo dei migliori” ha deliberato interventi per nulla universalistici, capaci solo di incasinare quel poco di buono che c’è nell’isola, come ricordano i buoni “a nulla” servizi sanitari (si fosse, invece, pensato a promuovere il percorso di tutela. Roba da palati fini), senza contare la totale assenza nell’azione di governo di un approccio sinergico con le migliori buone pratiche del territorio. Proprio come aveva assicurato la precedente Giunta e maggioranza di Christian Solinas.
Premesse dovute leggendo l’ultima alzata di scudi – a difesa della presidente “decaduta” – proveniente dalla senatrice Sabrina Licheri, secondo la quale le critiche al mandato della presidente Todde sono “prive di fondamento”, rimandando modestamente gli apocalittici a riflettere sul “”disastro lasciato in Sardegna” dalla precedente esperienza Solinas. Una strategia difensiva poco robusta alla luce dei magrissimi risultati ottenuti in quasi 12 mesi.
Osservazioni elementari difficilmente capaci di aggiungere qualcosa al dibattito pubblico. Per esempio, dato che si parla del passato e delle rovine lasciate dal precedente governo di turno, perchè non citare la disastrosa Legislatura Pigliaru, nel corso della quale sono rimaste bloccate per anni le graduatorie per l’affidamento degli incarichi dei medicini di Medicina Generale, producendo la fuga di tantissimi medici sardi e creando le premesse per i disagi odierni? Sarà stata anche questa colpa della XVI Legislatura? Esperienza di governo disastrosa sì ma, andiamo, un minimo di senso critico e onesta d’animo non guasterebbe per tarare meglio i propri attacchi.
Piccolezze, forse, per i rappresentanti del Parlamento Italiano con poca memoria (o magari poco informati). Di sicuro, però, dichiarare che “si sta lavorando per dare risposte ai sardi e risolvere le tante criticità ereditate” fa un pò sorridere di fronte all’evidenza dei primi 12 mesi (quasi) di mandato e con un “bubbone decadenza” in corso che sta rallentando la già lenta politica regionale.
Eppure si trova il tempo per criticare la destra “inqualificabile”. Una espressione politica inconsistente alla luce dei suoi rappresentanti che, se da una parte afferma di voler andare al voto, dall’altro ne ha una paura folle, senza contare che nel corso dei 12 mesi ha dimostrato una timida “voglia di opposizione” (qualcuno deovrebbe prendere nota di alcuni affidamenti diretti in variazione di bilancio per togliersi ogni dubbio).
Perchè, quindi, prendersela con consiglieri che hanno una paura profonda di ritornare a casa dopo un anno e di non essere rieletti?