Mancato riconoscimento dei titoli stranieri. A che serve acquisire esperienze formative all’estero?

Come ricordano numerose segnalazioni di giovani e meno giovani, i titoli accademici conseguiti in università dell’Unione europea non vengono riconosciuti ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici in Italia, creando enormi difficoltà per i cittadini che hanno seguito il Consiglio dell’UE di acquisire “esperienze formative all’estero”.

Una situazione, come dichiarato dall’eurodeputata Carolina Morace del gruppo “La Sinistra” che “non solo ostacola la libera circolazione dei lavoratori, ma contrasta anche con i principi sanciti dalla Convenzione di Lisbona sul riconoscimento reciproco dei titoli accademici e con gli obiettivi di armonizzazione del mercato unico, che promuove la mobilità e l’integrazione nel mercato del lavoro europeo”.

Da qui la richiesta – che chissà quando arriverà – alla Commissione von der Leyen per verificare se l’Italia stia violando la direttiva 2005/36/CE sul riconoscimento delle qualifiche professionali o altre norme europee che regolano il riconoscimento dei titoli accademici.

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