Mala movida: 900 persone identificate nei quartieri storici di Cagliari.
Al termine dei servizi mirati a contrastare il fenomeno della mala movida nei quartieri storici del Comune di Cagliari, concordati nei mesi scorsi dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, sono state identificate complessivamente circa 900 persone, delle quali oltre 160 di nazionalità straniera.
Nel corso delle operazioni, ricordano oggi dalla Questura, è stata tratta in arresto una persona per resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale e deferite in stato di libertà 4 persone per esplosioni pericolose e per guida in stato di ebrezza.
Dal controllo di circa 50 veicoli da parte della Polizia Stradale, ancora, sono state accertate una decina di contestazioni al Codice della Strada, mentre dai controlli amministrativi della Squadra Amministrativa della Divisione Amministrativa e Sociale nei confronti di una ventina di esercizi pubblici, sono state accertate 8 sanzioni amministrative, per lo più per la somministrazione di sostanze alcoliche ai minori sopra i 16 anni, nonché una denuncia all’Autorità Giudiziaria per la somministrazione di alcoolici a minori di anni 16.
Cinque, invece, sono stati gli esercizi pubblici chiusi dal Questore, a Cagliari e in provincia, ai sensi dell’art. 100 del TULPS, per problematiche legate all’ordine e alla sicurezza pubblica.
Grande rilievo, durante i controlli, è stato dato al fenomeno delle “bande giovanili multietniche”, spesso responsabili di episodi di microcriminalità: in un paio di occasioni, i minori sono stati riaffidati alle famiglie convocate in Questura. Tra le misure di prevenzione, a seguito di istruttoria della Divisione Anticrimine, il Questore ha emesso 10 avvisi orali, 3 fogli di via obbligatori, 3 ammonimenti per atti persecutori e 3 per violenza domestica.
Sotto il profilo investigativo, in costante sinergia con l’Autorità Giudiziaria, è stato dato impulso all’attività di contrasto alle truffe agli anziani, fenomeno particolarmente odioso ed allarmante. Nei mesi di riferimento, la Squadra Mobile ha sottoposto 6 soggetti a fermo di polizia giudiziaria, denunciandone altri due in stato di libertà, in tre distinte operazioni, di cui una in concorso con l’Arma dei Carabinieri. I soggetti sottoposti a fermo, spacciandosi per Carabinieri, inducevano le vittime ad effettuare rilevanti esborsi di ori e denaro, facendo leva su un grave pericolo imminente corso dai rispettivi figli o nipoti. Nel complesso sono stati recuperati circa 10 mila euro in contanti e svariati gioielli per un valore di alcune decine migliaia di euro.