Magistratura: migliora la percezione in Ue.
Secondo la 12a edizione dell’indagine sulla valutazione della Giustizia in Ue, realizzata dalla Commissione europea per fare il punto sull’efficienza, la qualità e l’indipendenza dei sistemi giudiziari tra gli Stati membri dell’UE, la percezione dei cittadini e delle cittadine è migliorata. Un recente sondaggio di Eurobarometro mostra infatti che dal 2016 la percezione dell’indipendenza della magistratura è migliorata in 19 Stati membri.
In 14 Stati membri, i pubblici ministeri sono nominati dai consigli delle procure indipendenti o dalla procura stessa. Il potere dell’esecutivo (ministro della Giustizia, governo o capo dello Stato) di nominare i pubblici ministeri è soggetto a controllo giurisdizionale in quasi tutti i 12 Stati membri in cui i pubblici ministeri sono nominati in questo modo. In quasi tutti questi 12 Stati membri è inoltre obbligatorio motivare il rifiuto di un candidato a procuratore. Venti Stati membri attribuiscono all’Esecutivo o al Parlamento il potere di revocare il procuratore generale (in cinque di essi su proposta del Consiglio di magistratura), e in sei Stati membri questo potere è attribuito al Consiglio di magistratura. 16 Stati membri offrono la possibilità di una revisione della decisione.
Solo sei Stati membri dispongono di norme procedurali che consentono l’ammissibilità delle prove in formato digitale nelle cause civili, commerciali, amministrative e penali. In 26 Stati membri, questa è una possibilità in alcuni casi o in alcuni settori del diritto.
Nella maggior parte degli Stati membri, 20 per l’esattezza, esistono disposizioni specifiche per sostenere la partecipazione delle persone con disabilità come professionisti nel sistema giudiziario.
Lanciato nel 2013, il quadro di valutazione della giustizia dell’UE viene utilizzato dalla Commissione per monitorare le riforme della giustizia negli Stati membri ed è uno degli strumenti dello Stato di diritto dell’UE.