Maggior trasparenza e meno burocrazia per le imprese: la proposta della Commissione UE.

Oggi la Commissione europea ha adottato una nuova proposta di direttiva mirata a facilitare le imprese europee nell’ambito del diritto societario dell’UE. La proposta, purtroppo per limite di competenza, mira esclusivamente a facilitare le operazioni delle società transfrontaliere e ad aumentare la trasparenza e la fiducia delle imprese rendendo pubbliche a livello dell’UE maggiori informazioni sulle società. L’obiettivo della proposta tende, ancora, a ridurre la burocrazia per le imprese transfrontaliere, risparmiando circa 437 milioni di euro di oneri amministrativi all’anno, grazie a un certificato aziendale dell’UE o all’applicazione del “principio una tantum”.

Per ridurre la burocrazia e alleviare gli oneri amministrativi per le imprese transfrontaliere, le norme proposte comprendono, in particolare, l’applicazione del “principio una tantum” in modo che le società non debbano ripresentare le informazioni quando creano una succursale o una società in un altro Stato membro. Le informazioni potranno essere scambiate attraverso il sistema di interconnessione dei registri delle imprese ( BRIS).

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Sarà introdotto anche un certificato aziendale dell’UE , contenente una serie di informazioni di base sulle aziende, che sarà disponibile gratuitamente in tutte le lingue dell’UE. Ancora è previsto un modello standard multilingue per una procura digitale dell’UE che autorizzerà una persona a rappresentare la società in un altro Stato membro;

Prevista anche l’eliminazione di formalità come la necessità di apostille o traduzioni certificate per documenti aziendali.

La proposta, ricordano dalla Commissione UE, aggiorna le vigenti norme dell’UE per le imprese ( direttiva (UE) 2017/1132 ) per adattarle ulteriormente agli sviluppi digitali e alle nuove sfide e per stimolare la crescita e la competitività nel mercato unico.

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Le norme proposte, inoltre, prevedono di semplificare la ricerca di informazioni sulle società nell’UE consentendo una ricerca tramite BRIS e, allo stesso tempo, tramite altri due sistemi dell’UE che interconnettono i registri nazionali dei titolari effettivi e i registri fallimentari.

La proposta sarà ora discussa dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Si propone che, una volta adottata, gli Stati membri dispongano di due anni per recepire la direttiva nel diritto nazionale.

Le misure proposte, secondo le previsioni della Commissione, si applicheranno a circa 16 milioni di società a responsabilità limitata e a 2 milioni di società di persone nell’UE.

foto Geneviève Engel Copyright: © European Union 2022 – Source : EP

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