L’uragano Venezia travolge il Cagliari: 1-4 all’Unipol Domus.
Il Venezia devasta i rossoblù nella sfida tra le decadute dal campionato di Serie A.
Il Cagliari, in campo con una formazione parecchio rivoluzionata rispetto alle ultime gare, era partito bene, proiettandosi in attacco e lasciando spazio solo sporadicamente alle sfuriate dei lagunari, riuscendo anche a trovare il vantaggio, durato però solo per una frazione di gioco.
Sardi in campo con Pavoletti al centro dell’attacco affiancato da Pereiro e Mancosu. A centrocampo Deiola in cabina di regia con Nandez e Rog ai lati. Barreca sulla fascia sinistra in difesa.
Nel Venezia, a centrocampo Cuisance riprende il suo posto in mediana e Haps e Zampano occupano le fasce in favore di Ullmann e Candela.
Il Cagliari appare più offensivo, ma sono gli arancioverdi a collezionare le occasioni migliori.
Al 17’, incursione di Pohjanpalo che serve Novakovich, Radunovic si supera e poi Barreca salva sul successivo tiro dell’attaccante finlandese.
La difesa guidata da Goldaniga e Altare appare già in giornata negativa, e poco dopo è Zampano a cercare il gol con un destro da lato a fil di palo, di poco fuori.
Al 25’ ancora Pohjanpalo è bravo a liberarsi di Altare con un bel controllo e a scagliare un gran tiro che però impatta col palo alla destra del portiere isolano.
Sono i sardi però a passare in vantaggio con una punizione al fulmicotone di Mancosu, un destro a giro da posizione molto defilata al limite dell’area, preciso e potente, sporcato da una deviazione che lo rende imprendibile per Joronen.
Nel secondo tempo, la squadra di Javorcic è lesta a trovare il pareggio, grazie a un colpo di testa di Pohjanpalo, il migliore dei suoi fino ad ora, che corona la sua prestazione con un’incornata imperiosa svettando su tutti su calcio d’angolo.
La partita entra in una fase interlocutoria e i due allenatori provano a smuovere l’empasse inserendo forze fresche: Lapadula e Falco per la squadra di casa, Tessmann e Cheryshev per i veneti.
Proprio il russo sale in cattedra e in pochi minuti mette a segno un uno-due da KO: Radunovic salva su Novakovich ma Cheryshev ribadisce in rete sul rimpallo, e pochi minuti dopo si scatena con una doppia conclusione che prima incontra l’opposizione dell’estremo difensore serbo, e poi, nuovamente, gonfia la rete alle sue spalle, mettendo a segno il momentaneo 3-1 per gli arancioverdi.
I tentativi di Liverani di rimettere a posto le cose con l’ingresso di Luvumbo e il successivo passaggio allo schema del 4-2-3-1 riescono solo a peggiorare le cose, regalando lo spazio per il contropiede a Ceccaroni e compagni che mettono a segno il definitivo 4-1 con Haps.
Venezia autore di una partita ben giocata e incisiva, mentre i rossoblù, fischiati dalla tifoseria di casa dopo una prestazione da dimenticare, devono sicuramente intervenire per rimettere a posto qualche tassello.
Cagliari – Venezia 1-4
Cagliari (4-3-2-1): Radunovic; Zappa (29’st Luvumbo), Goldaniga, Altare, Barreca (3’st Obert); Nandez, Deiola, Rog (1’st Makoumbou); Pereiro (15’st Falco), Mancosu; Pavoletti (15’st Lapadula). All. Liverani.
Venezia (3-5-2): Joronen; Wisniewski, Modolo, Ceccaroni; Zampano, Andersen (16’st Tessmann), Busio (45’st Candela), Cuisance (16’st Cheryshev), Haps; Pohjanpalo (28’st Fiordilino), Novakovich. All. Javorcic.
Arbitro: Cosso di Reggio Calabria.
Reti: 38’pt Mancosu (C), 3’st Pohjanpalo (V), 19’st e 21’st Cheryshev (V), 38’st Haps (V).
Note: Ammoniti Rog, Goldaniga, Deiola (C); Zampano, Haps (V). Corner 6-3; Recupero: 1’ P.T. – 3’ S.T.