Luna Rossa: chi saranno i velisti della Youth America’s Cup?

Evidenziati i profili più meritevoli, il Team Director Max Sirena sceglierà i nomi dei partecipanti alle regate giovanili e femminili di Barcellona 2024. Terminate le due settimane, i coach Simone Salvà e Francesco Marrai indicheranno a Jacopo Plazzi, coordinatore del programma, i profili a loro avviso più meritevoli. A scegliere i nomi di coloro che parteciperanno a due tappe della 69F YOUTH FOILING GOLD CUP e alle Youth e Women’s America’s Cup di Barcellona 2024 sarà, però, Max Sirena, Skipper e Team Director di Luna Rossa Prada Pirelli che fortemente ha voluto questo progetto.

Nel progetto – suddiviso in due fasi di una settimana ciascuna – sono stati coinvolti complessivamente una trentina di atleti under 25 (ragazzi e ragazze) provenienti da classi diverse, ma accomunati dalla voglia di vivere un’esperienza unica a contatto con i velisti di America’s Cup. Tra lezioni teoriche su regolamenti e match race, allenamenti in palestra e piscina (con prove di sicurezza in acqua) e navigazione in mare a bordo dei 69F, gli Youth Camp si sono rivelati un’occasione straordinaria per i giovani velisti che, non solo hanno affinato la tecnica e migliorato le prestazioni, ma si sono anche confrontati tra loro, sviluppando il senso di appartenenza a un team.

Luna Rossa Prada Pirelli, foto Luna Rossa Prada Pirelli

I ragazzi hanno affrontato questa opportunità con consapevolezza, grinta e molta voglia di mettersi alla prova, racconta Francesco Marrai, coach del secondo Camp: «Il gruppo era formato da velisti molto bravi con competenze diverse: alcuni erano esperti di 69F, altri neofiti, ma più della tecnica pura a noi interessava l’aspetto personale; volevamo vedere chi era in grado di reagire positivamente e prontamente alle difficoltà o ai cambi di equipaggio, chi sapeva inserirsi meglio in un contesto di team e, soprattutto, chi era il più reattivo e il più veloce a imparare partendo da zero. Nessuno dei ragazzi che salirà a bordo dell’AC40 conosce la barca; sarà una prima volta per tutti, quindi saper crescere di livello in brevissimo tempo è una dote fondamentale. Dal mio punto di vista c’è sicuramente qualche profilo adatto a far parte di un progetto del genere».  

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«Partecipare a questo programma è stato un onore», esordisce Margherita Porro, timoniera bresciana Classe 1999, che vanta un’impressionante collezione di titoli e podi mondiali, europei e italiani in varie Classi (O’Pen Bic, Rs Feva, 29er, Waszp, 49er) e che ha da poco festeggiato l’argento Juniores nel Nacra 17 (con il prodiere Stefano Dezulian). «Non avrei mai immaginato di vivere una settimana così, è un sogno che si realizza. Sono rimasta affascinata dai ritmi e dalla professionalità di Luna Rossa Prada Pirelli e mi sono resa conto che quello che si svolge dietro le quinte, lontano dai riflettori, è il 99% del lavoro del team. Il safety training è stato molto interessante: anche se cerchi di non pensarci, la paura di restare intrappolati sotto la barca è comune a tutti i velisti e questa esercitazione mi ha dato gli strumenti per sentirmi molto più sicura. Trovo lo Youth Camp una bellissima opportunità per i giovanissimi ma anche per le donne, che finalmente hanno l’occasione per dimostrare di essere all’altezza degli uomini, se non superiori».

«Abbiamo respirato aria di Coppa America», dice Federico Colaninno che, tra i vari successi ottenuti nelle più svariate discipline, vanta un quarto posto alla 69F Youth Foiling Gold Cup, titoli mondiali ed europei in Finn e un recente primo posto al Mondiale Swan 50. «È stata una settimana bella, divertente e stimolante anche per me che conosco già i 69F, perché allenarsi con nuovi coach e nuovi compagni di equipaggio ti mette davanti a scenari e sfide sempre diversi. Personalmente ho trovato un bel gruppo di giovanissimi, motivati e grintosi che hanno voglia di imparare. Inoltre, l’atmosfera alla base è emozionante: sei a Cagliari, ma in realtà sei altrove, nel mondo della Coppa America…».

Anche per Carlo Ciabatti, nello shore team di Luna Rossa Prada Pirelli dal 2022, il Camp è stata un’esperienza stimolante: «A me, che sono abituato a navigare da solo, sul windsurf e classi foiling , confrontarmi con dei ragazzi giovanissimi ha insegnato molto, soprattutto a realizzare quanto siano importanti la comunicazione, la sinergia e il lavoro di squadra; ti fa capire che chi vorresti avere al tuo fianco in una regata non necessariamente è la persona più brava, ma quella con cui si crea un feeling. Credo che lo Youth Camp sia anche un’opportunità unica per capire il lavoro, la fatica e l’impegno che stanno dietro una sfida di Coppa e che nessuno può immaginare guardando il team dall’esterno».

Mattia Cesana, promettente laserista, che a bordo del suo ILCA 6 (Laser Radial) ha appena concluso la stagione 2022 con una serie di importanti vittorie nella categoria Under 19 (Campionato del Mondo, Coppa Italia, Campionato Italiano), non ha dubbi: «Quello di Coppa America è un altro mondo, c’è un livello di professionalità totalmente diverso dal contesto dal quale provengo. Vivere una settimana con Luna Rossa Prada Pirelli per me è stata un’opportunità straordinaria che mi ha insegnato come funziona un vero team: qui ogni persona rappresenta l’eccellenza nel proprio campo, però per far girare la ruota, bisogna che il lavoro del singolo si incastri alla perfezione con quello degli altri. Visitare la base, entrare nelle tende, sentire i designer, osservare lo shore team… sono le cose che mi hanno incuriosito di più; ho capito che la Coppa America non è una semplice sfida sportiva, è un’ossessione, una passione che diventa lavoro e che ti assorbe completamente».

«Anche questo secondo Camp è andato molto bene», dice Plazzi. «Le condizioni meteo sono state più impegnative rispetto alla prima sessione, ma siamo riusciti comunque a portare a termine tutte le attività che avevamo in scaletta. Sono rimasto colpito dall’educazione di questi ragazzi e dal loro approccio professionale, nonostante siano giovanissimi. Il livello degli allenamenti e delle lezioni cresceva di giorno in giorno e questo è un segnale che indica motivazione, passione, voglia di crescere. Devo ringraziare Simone e Francesco per aver organizzato due splendidi gruppi e per aver creato una bella atmosfera, in acqua e a terra. Ricevuti i loro feedback, ci riuniremo con il Team Director Max Sirena, con l’Operations Manager Gillo Nobili e con il Management del team per selezionare 8/9 ragazzi che parteciperanno alle due tappe della 69F YOUTH FOILING GOLD CUP; inoltre, cercheremo di integrare alcuni elementi nelle sessioni al simulatore per prepararli all’AC40».

«Quello degli Youth Camp è un progetto che mi sta particolarmente a cuore», dice Max Sirena, «perché ho sempre visto nella formazione dei giovani una doppia opportunità: da un lato un’occasione di crescita per i ragazzi e dall’altro, la possibilità di rinforzare il team con nuove risorse. Jacopo, Simone e Francesco sono stati bravissimi ad aver organizzato e gestito queste due sessioni con grande professionalità e attenzione: sono riusciti a formare dei gruppi molto coesi e hanno creato le condizioni migliori affinché affiorassero i profili più adatti alle nostre esigenze, sia dal punto di vista tecnico, sia – ancora più importante – da quello personale e umano. Molti dei partecipanti – e tra loro diverse donne – sono giovanissimi, ma hanno la grinta e la passione giuste per andare avanti e far parte di un progetto più grande. La selezione non sarà facile, perché sono tutti ottimi velisti e validissime risorse, per questo lancio un messaggio a chi resterà fuori: non scoraggiatevi, la vostra occasione arriverà prestissimo».  

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